Orme umane di 14.000 anni fa in grotta svelano nuovi segreti

A settant'anni dalla scoperta della grotta della Bàsura, sulla montagna di Toirano (Savona), una ricerca pubblicata oggi sulla rivista internazionale eLIFE ha permesso di comprendere il senso delle numerose orme di animali e persone individuate durante le prime esplorazioni, ricostruendo il lungo percorso di questo gruppo di esploratori di 14.000 anni fa, durante il Paleolitico Superiore. Lo studio, condotto anche dal Muse di Trento per l'analisi delle tracce di frequentazione della grotta, per i rilievi e la modellizzazione tridimensionale, è stato promosso dalla Soprintendenza archeologica della Liguria e ha consentito, tra le altre cose, di ricostruire per la prima volta una camminata a carponi 'fossile', grazie alle impronte di ginocchia e metatarsi impresse nell'argilla del pavimento. L'impronta di un ginocchio, in particolare - sottolineano i ricercatori - è così ben impressa da mostrare dettagli anatomici sorprendenti, quali la rotula e le inserzioni dei principali muscoli della gamba.

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