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Pop Beat Italia 1960-1979. Liberi di sognare

Pop Art e Beat Generation in Italia

La Basilica Palladiana di Vicenza si trasforma in un palcoscenico per la Pop Art e la Beat Generation fino al 30 giugno 2024.

La mostra Pop Beat Italia propone un percorso sintetizzato dallo slogan Liberi di sognare che ben corrisponde al sentimento di fondo di quel periodo, prima del tragico risveglio degli Anni di piombo.

La sezione Pop proporrà quasi un centinaio di opere selezionate di 35 artisti privilegiando i grandi formati, spettacolarizzati da un’ampia sezione di sculture. La temperatura Beat in mostra sarà garantita dalla musica di quegli anni, diffusa in loop e rappresentata dai rari documenti originali di Gianni Milano, mentore di un’intera generazione, Aldo Piromalli, Andrea d’Anna, Gianni De Martino, Pietro Tartamella, Eros Alesi, Vincenzo Parrella e molti altri, nonché della vicenda artistica militante dell’Antigruppo siciliano.

Mentre negli Stati Uniti, dalla fine degli Anni Quaranta, si afferma la Beat Generation di Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Lawrence Ferlinghetti, Gregory Corso, William S. Burroughs e molti altri, oltre un decennio prima della Pop Art capitanata da Andy Warhol si assiste in Italia, tra il 1962 e il 1965, a una sorta di contemporanea presa di coscienza pop nelle arti, nella letteratura e nella musica, che si fa interprete dei mutamenti sociali, politici e culturali del periodo e delle istanze provenienti dalle piazze, dalle università, dalle fabbriche.

La Beat italiana avrà invece uno sviluppo tardivo rispetto alle novità in pittura, con diffusione significativa dagli inizi degli Anni Settanta: una letteratura che partì anch’essa “dal basso”, spesso nelle zone più disagiate e periferiche dell’Italia, lontano dalle dorate capitali delle case editrici verso cui spesso i suoi interpreti avanzeranno critiche e rivendicazioni.

Avallando il parere diffuso che gli Anni Dieci e gli Anni Sessanta sono stati i due decenni cardine per le arti nel nostro Paese, Pop Beat Italia è un progetto multidisciplinare che fa tesoro di questo orientamento, con una proposta interconnessa tra le varie forme espressive coinvolte: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla musica e alla letteratura.


L’esposizione presenta l’unicità propositiva e la statura assoluta della Pop italiana in Europa nonché le differenze sostanziali e l’autonomia degli artisti italiani rispetto a quelli americani, orientati i primi non solo all’evidenza dei prodotti di consumo della società di massa amplificati dalla pubblicità, ma sensibili al Futurismo, prima avanguardia storica del Novecento.


Quanto alla letteratura beat, verranno proposti autori “randagi agnelli angeli fottuti” – secondo la definizione di Gianni De Martino – quali Aldo Piromalli, Gianni Milano, Andrea d’Anna, Gianni De Martino, Pietro Tartamella, Eros Alesi, Vincenzo Parrella e molti altri, nonché la vicenda artistica militante dell’Antigruppo siciliano guidato dalla figura carismatica di Nat Scammacca, sicuramente meno indagata fino a oggi rispetto all’attività del Gruppo 63 di Eco, Pagliarani e Sanguineti.

Per maggiori informazioni

  • 16.00 € - Open
  • 11.00 € - Ridotto
  • 13.00 € - Intero
  • 10:00 - 18:00
Orari e prezzi potrebbero cambiare a seconda dei giorni. Controllali sul calendario.

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