Caso Branchi, prete accusato di calunnia

La Procura di Ferrara ha chiuso l'indagine nei confronti di don Tiziano Bruscagin, ex parroco di Goro, accusandolo di false informazioni al pm e calunnia. Il sacerdote, da una decina d'anni residente nel Padovano, è considerato un testimone chiave nell'inchiesta, riaperta nel 2014, dopo quasi 30 anni, sull'omicidio di Willy Branchi, ragazzo di 18 anni trovato morto il 30 settembre 1998 nella golena del Po, nudo e con il capo fracassato dal colpo di una pistola da macello. Un delitto rimasto senza colpevoli, tra omertà, poche certezze, e indagini che riguardarono anche un giro di pedofilia. Ora Procura e carabinieri hanno notificato l'avviso di fine indagine al prete, 78 anni, parroco di Correzzola, con la novità della contestazione di calunnia nei confronti delle persone che ha indicato - con nomi, cognomi, spiegazioni sul possibile movente dell'omicidio e retroscena - a magistrati, carabinieri e giornalisti del Resto del Carlino e della Nuova Ferrara.

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