La Processione, organizzata dall'antica Confraternita di Santa Croce della Foce, risale ai movimenti laici penitenziali del XIII secolo. Ad aprirla sono gli uomini delle "battistrangole", uno strumento di legno percosso alternativamente su ogni lato da maniglie di ferro che provocano un suono sordo e lugubre. Alle loro spalle, il primo incappucciato reca in mano un teschio a rappresentare il luogo della crocefissione. Seguono poi i confratelli che mostrano tutti gli altri simboli della passione. Nella parte iniziale del percorso, la statua del Cristo Morto viene deposta a terra in corrispondenza del cosiddetto "pietrone" (antichissima pietra sacrificale pagana). Parte centrale della processione sono le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, piccoli capolavori dell'arte locale. Il lento incedere della processione viene accompagnato da un canto antichissimo: il "miserere". È tradizione accendere grandi falò in varie parti del percorso.