Macerata, bloccati beni pusher 'povero'

Un 47enne marocchino detenuto ad Ancona da sei mesi per spaccio di droga, in precedenza disoccupato dal 2017 e con redditi esigui, disponeva di due immobili a Porto Recanati (Macerata), un posto macchina, quote di una società e 14mila euro su tre conti correnti. A suo carico, su proposta del questore di Macerata Antonio Pignataro e in base alle indagini di carabinieri, polizia e guardia di finanza, sono stati eseguite misure di prevenzione personale e patrimoniale autorizzate dal Tribunale di Ancona: sorveglianza speciale per tre anni esecutiva da quando il 47enne uscirà dal carcere; sequestro del patrimonio del valore di 100mila euro, di cui è titolare con la moglie, e non giustificabile da redditi quasi inesistenti. Il destinatario delle misure, Abdel Monumain Safhi, era stato arrestato a Porto Recanati ad aprile durante le indagini sulla cessione di droga a una 28enne maceratese morta per overdose. Nella sua abitazione vennero trovati droga (in bagno) e 9mila euro di cui non seppe rendere conto.

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