Gdf Cremona confisca 40 milioni di beni

La confisca di beni mobili e immobili, tra cui capannoni, appartamenti, società e pure un intero parco di camion autoarticolati, per un valore complessivo di 40 milioni di euro appartenenti ad esponenti della cosca della 'ndrangheta riconducibile a Grande Aracri Nicolino è stata eseguita oggi dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona in collaborazione con le fiamme gialle del Comando Provinciale di Crotone in seguito alla condanna definitiva di esponenti di spicco della cosca stanziatasi nelle aree a cavallo di Lombardia ed Emilia. Le indagini sono state aperte in seguito a una vicenda di usura ai danni di un imprenditore cremonese da parte di un usuraio piacentino. Gli approfondimenti e l'analisi dei flussi finanziari - poi confluiti nell'operazione Aemilia - hanno consentito di portare alla luce ulteriori episodi commessi ai danni di imprenditori emiliani. In un caso è stato addirittura accertato un prestito sul quale è stato applicato un interesse del 200%.

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