Odio sui social contro nomadi, processo

Sei persone, utenti di Facebook, sono state rinviate a giudizio a Modena per aver pubblicato frasi di odio razziale, a commento di un articolo su un campo nomadi presente nella città emiliana, dove fu lanciata anche una molotov. Nei messaggi si inneggiava anche all'ipotesi di dare fuoco all'area stessa. L'accusa è, appunto, quella di diffamazione aggravata dall'odio razziale (etnico nello specifico). I sei, come riporta la stampa locale, andranno a processo il 20 marzo del prossimo anno. Il caso è nato nel 2014 quando un 50enne nato in Italia, di origini sinti e residente del campo nomadi su un terreno a destinazione agricola, denunciò la campagna d'odio via social. L'uomo è stato ammesso come parte civile nel processo. Inizialmente il fascicolo del pm Francesca Graziano vedeva iscritte 11 persone. Quattro posizioni sono state archiviate, uno degli indagati ha chiesto la messa alla prova: svolgerà lavori socialmente utili per evitare il processo.

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