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Cinecitta' si Mostra

Cinecittà si Mostra + MIAC

Dal 2011 gli studi di Cinecittà hanno aperto al pubblico con il progetto Cinecittà si Mostra, un’iniziativa culturale che intende svelare al pubblico il grande patrimonio storico e architettonico della famosa Fabbrica dei Sogni offrendo la possibilità di visitare per la prima volta i grandi set all’aperto e gli edifici storici con i percorsi espositivi allestiti al loro interno. Attraverso le scenografie, i costumi, gli oggetti di scena, i filmati e le fotografie d’epoca viene raccontata la storia di Cinecittà e delle produzioni cinematografiche che l’hanno resa famosa dal 1937 ad oggi. La mostra si divide in quattro percorsi espositivi che raccontano la storia degli Studios e del cinema italiano e internazionale e i mestieri del cinema in modo interattivo.

Girando a Cinecittà (1937-1990) è il primo percorso che narra la storia delle produzioni più importanti che hanno fatto la storia del cinema e di Cinecittà. Un allestimento scenografico consente di immergersi nella storia di grandi film e dei generi cinematografici, di conoscere storie e curiosità attraverso un'accurata selezione di immagini, video, interviste e costumi originali indossati da grandi star. La mostra presenta film storici e di propaganda - L'assedio dell'Alcazar, 1940; La corona di ferro, 1941 - estratti filmici del Neorealismo - Miracolo a Milano, 1951; Bellissima, 1951 - e un'ampia selezione dedicata al cinema internazionale della Hollywood sul Tevere: Audrey Hepburn; Jayne Mansfield, Ava Gardner e le italiane Loren, Lollobrigida, Mangano sono solo alcune delle celebrità attorno alle quali nasce il fenomeno del divismo. I costumi esposti rievocano interpreti e pellicole indimenticabili: Claudia Cardinale, Giuliano Gemma e Rina Morelli ne Il Gattopardo, 1963, di Luchino Visconti; Elizabeth Taylor e Richard Burton ne La Bisbetica domata, 1967, di Franco Zeffirelli; il costume di Ornella Muti nel ruolo di Serafina nel film Il viaggio di Capitan Fracassa, 1990, di Ettore Scola. Allestimenti tematici di set dressing e oggetti di scena provenienti dalla Collezione di Istituto Luce-Cinecittà sono esposti nella sala del Peplum e nella sala della Commedia all’italiana. Il western e la commedia all'italiana e gli anni settanta e ottanta sono raccontati in tre diversi ambienti con scenografie appositamente realizzate. Il percorso si chiude nell'ultima sala dedicata ad un grande maestro del cinema, Sergio Leone: uno spazio la cui scenografia è ispirata a C'era una volta in America e in cui vengono proiettati estratti dei suoi capolavori.

Backstage - Un percorso didattico per Cinecittà è il secondo percorso espositivo dove è possibile scoprire i mestieri del cinema ed entrare in sei sale interattive dedicate alla regia, alla sceneggiatura, alla realizzazione dei costumi e alla finzione.Il percorso è realizzato per avvicinare il pubblico al mondo della creazione cinematografica attraverso i film girati negli studi di Cinecittà. Backstage svela le caratteristiche di alcune professioni del cinema: regia, sceneggiatura, fotografia, sonoro, costume, finzione. Ad ognuno di esse è dedicata una "stanza", pensata come esperienza per poter acquisire informazioni tecniche, scoprire aneddoti e curiosità, interagire con contenuti video e multimediali, sperimentare alcune fasi della post-produzione e della finzione cinematografica.

La stanza del regista
In questa prima sala è possibile conoscere la figura del regista entrando in una sorta di studio d'autore. I libri, gli oggetti, le fotografie e gli effetti personali contenuti nella libreria diventano suggestioni dalle quali partire per scoprire l'immaginario dei famosi cineasti: Federico Fellini, Sergio Leone, Lina Wertmüller, Martin Scorsese, Carlo Verdone, Roberto Benigni. L'ipertesto a parete illustra le caratteristiche di questo mestiere e la quadreria di ritratti fotografici mostra i registi che hanno girato negli studi presentando alcuni dei più importanti protagonisti del cinema al lavoro sul set.

La stanza della sceneggiatura
Una sala dove comprendere il processo di traduzione della parola in racconto filmico. L'installazione al centro della sala permette di confrontare stralci di sceneggiature, storyboard e sequenze di film - tra cui I Cavalieri che fecero l'impresa di Pupi Avati, Le avventure del Barone di Munchausen di Terry Gilliam - per comprendere i passaggi dal testo scritto al testo filmico. Oltre all'ipertesto tematico che racconta il lavoro dello sceneggiatore, la giganto­grafia di una pagina della sceneggiatura originale della Medea, film girato a Cinecittà da Pier Paolo Pasolini, mette in risalto l'aspetto grafico del testo.

La stanza del sonoro
Una sala dove comprendere come il sonoro sia parte sia parte integrante del film, scoprire curiosità e aneddoti del passaggio dal cinema muto al cinema sonoro e sperimentare il doppiaggio. L'ipertesto a parete presenta la storia del sonoro e le caratteristiche di tutti gli elementi che lo compongono, le figure professionali che lavorano al doppiaggio di un film, i nomi di famosi doppiatori italiani e il video con un estratto del film La leggenda del pianista sull'Oceano del regista Giuseppe Tornatore attraverso cui ascoltare le singole tracce della colonna sonora. Le sei cabine sono pensate come vere e proprie postazioni di doppiaggio dove poter ascoltare i dialoghi originali di un estratto de La dolce vita di Federico Fellini e provare a doppiare uno dei protagonisti del film.

La stanza del costume
In questa stanza è possibile costruire virtualmente i costumi, combinando abiti, accessori e parrucche tratti da alcuni importanti film girati a Cinecittà. I touch-screen al centro della sala permettono di conoscere costumi disegnati da grandi maestri, realizzati presso storici atelier e sartorie specializzate. L'ipertesto a parete racconta il lavoro del costumista e la gigantografia tratta dal film Giulietta degli spiriti, di Federico Fellini, mostra una splendida Sandra Milo sul set.

La stanza della finzione
Una sala che svela il modo in cui viene creata la finzione cinematografica: i primi effetti speciali, le grandi ricostruzioni dei set a Cinecittà, la trasformazione del volto di un attore attraverso il trucco. L'installazione centrale mostra, attraverso brevi video didattici, alcune tecniche di finzione tra le più utilizzate nel cinema. La gigantografia esposta raffigura Marcello Mastroianni che interpreta Mandrake nel film Intervista di Federico Fellini.

La stanza del green screen
In questa sala è possibile sperimentare uno degli effetti speciali più conosciuti: il green screen, la tecnica digitale del chroma key che consente di ambientare soggetti e oggetti su sfondi virtuali. Come in un set, grazie ad un video interattivo è possibile sperimentare questo effetto speciale e abitare inediti scenari: dall'ambientazione western con treni e deserti polverosi agli abissi marini attraversando spazi stellari. Il percorso si arricchisce con un’esposizione temporanea di costumi che rende omaggio al fascino dei personaggi di Federico Fellini con abiti di scena dei film I Clowns, 1970 e Il Casanova di Federico Fellini, 1976.Dopo la visita delle mostre non dimenticate il piacere di passeggiare tra grandi set cinematografici ripercorrendo le orme di attori e registi celebri.

Il sottomarino è il terzo percorso che conduce nel set del sottomarino americano S-33 realizzato per il film U-571 del regista Jonathan Mostow le cui scene acquatiche sono state girate all’interno del Teatro 5. Il percorso termina all'esterno nella galleria dei led, una immersione nel mito di Cinecittà attraverso i numeri che in 80 anni di storia l'hanno resa un luogo leggendario.

FELLINIANA- Ferretti sogna Fellini è il quarto e ultimo percorso, un’ installazione permanente che porta la firma di Dante Ferretti, scenografo premio Oscar® che per Federico Fellini è stato uno dei magici artefici delle sue visioni, un artista-artigiano capace di dare corpo ai suoi sogni, e da Francesca Lo Schiavo, scenografa e set decorator di fama internazionale. La mostra si snoda in tre ambienti principali. Nella sala centrale, scenografata con le locandine dei film, una storica Fiat 125 evoca i continui viaggi di Fellini e Ferretti durante i quali avevano luogo conversazioni e racconti di sogni. Il percorso prosegue nella sala dedicata a La città delle donne, con lo scivolo toboga e le soubrette che circondano Marcello Mastroianni. La terza sala è dedicata al cinema Fulgor - luogo emblematico per l’infanzia del regista riminese.

Visite guidate ai set
Cinecittà è composta da 19 teatri di posa interni e da molti altri set all'aperto che vengono allestiti temporaneamente per produzioni cinematografiche e televisive. Tre sono i grandi set permanenti visitabili con guide specializzate

ROMA ANTICA
Il set restituisce una suggestiva ricostruzione della Roma ai tempi di Giulio Cesare. Realizzato per Rome, la serie televisiva angloamericana, trasmessa anche in Italia da Rai 2 nel 2006. La scenografia presenta l'insieme classico dei principali edifici civili e religiosi del Foro Romano e la zona della suburra, ossia le abitazioni del popolo e le botteghe degli artigiani. Le strutture portanti sono rivestite da pannelli di legno e lastre in vetroresina. Oltre alla sua evidente monumentalità, la caratteristica principale del set è la cromaticità spiccata: i rossi, i blu, i verdi, assieme alle decorazioni vivaci, fanno sì che il pubblico - abituato a visualizzare "in bianco" le rovine - possa scoprire quali furono realmente i colori originari della Roma Repubblicana.

TEMPIO DI GERUSALEMME
Il set è stato realizzato da Francesco Frigeri, già scenografo in The Passion di Mel Gibson, per il film The Young Messiah del 2016 diretto da Cyrus Nowrasteh. Nella realizzazione del Tempio lo scenografo non ha seguito una ricostruzione filologica ma ha lavorato con un'ampia libertà creativa mescolando stili, influenze e architetture diverse: babilonese, assira e dello Yemen del Nord. La struttura è realizzata in vetroresina e risulta avere un effetto molto realistico. Lo scenografo insieme agli scultori ha infatti lavorato sul realismo dei materiali, sui dettagli decorativi e sulle forme scultoree realizzando dei calchi di pietra per ottenere una verosimiglianza.

FIRENZE DEL QUATTROCENTO
Il set, disegnato dallo scenografo Marco Dentici, è stato realizzato nel 2002 per le riprese della serie Francesco di Michele Soavi. Nel corso degli anni il set ha subito diverse trasformazioni e ha accolto ambientazioni e epoche diverse: la Toscana del ‘400 per Amici miei - Come tutto ebbe inizio di Neri Parenti, prequel del famoso Amici miei di Mario Monicelli; il famoso balcone di Romeo and Juliet di Carlo Carlei; il borgo italiano del ‘600 de La luna nera, serie TV Netflix firmata da Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi, prodotta dalla Fandango e l’Africa del film Tolo Tolo di Checco Zalone.

Da non dimenticare il Cinebimbicittà, il laboratorio domenicale per i più piccoli che consente di passare qualche ora cimentandosi con i mestieri del cinema e Il Caffè di Cinecittà, lo splendido bistrot immerso nel verde e ispirato ai teatri di posa degli anni ’30 ; un luogo perfetto per una piacevole sosta, un aperitivo gustoso o una pausa relax.

Orari
La mostra è aperta tutti i giorni. La biglietteria chiude alle 16:30.

Chiuso
Dicembre: 25

Aperture straordinarie
- Gennaio: 2 – 6
- Aprile: 1 – 2 – 24 - 25
- Maggio: 1
- Giugno: 2 - 29
- Agosto: 14 – 15
- Novembre: 1
- Dicembre: 8 – 26

Orario Visite guidate
10.30 visita guidata in italiano
12.30 visita guidata in italiano
14.30 visita guidata in italiano
16.30 visita guidata in italiano

A partire da sabato 8 e domenica 9 maggio:
Tutti i sabato ore 11.30 lingua francese
Tutte le domeniche ore 11.30 lingua inglese
Solo su prenotazione visit@cinecittaluce.it

Info gruppi
Per la richiesta di informazioni o la prenotazione di gruppi organizzati e scuole è possibile contattare il Call Center TOSC al numero 06-32810 o inviare una mail all'indirizzo info@tosc.it.

Link esterni
Sito Ufficiale Cinecittà Si Mostra


Per maggiori informazioni

Attenzione, l'evento che stai visualizzando è scaduto

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