La Cattiveria - in principio era il verbo "Amare"
Addolorata è un’attrice, vuole portare in scena Amleto ma è rimasta sola. Non ha un teatro e non ha una compagnia, l’unica cosa che le rimane è autofinanziarsi lavorando come prefica, cioè piangendo ai funerali in cambio di denaro. Ma bisogna stare attente in queste cose, bisogna saper piangere bene, perché il rischio è sempre quello: evocare i fantasmi sbagliati. “La Cattiveria – in principio era il verbo amare”, è quindi un viaggio attraverso le fasi dell’elaborazione del lutto, sia esso amoroso o di adattamento ai cambiamenti del mondo in cui viviamo. È un piccolo esorcismo per cuori infranti, un rituale solitario a più voci, una danza a due per ballare nei tempi bui, in attesa della Rivoluzione.