Dieci anni di lavoro per costruirsi una Ferrari Testarossa da solo

La Ferrari 250 Testarossa era l’auto dei suoi sogni e così Peter Giacobbi se l’è costruita autonomamente

Il sogno di Peter Giacobbi è diventato realtà, è stato in grado di realizzare da solo una Ferrari Testarossa, la tanto amata.

Come lui stesso ha dichiarato, era la sua auto preferita da sempre, quella guidata dai miti come Hill, Lovely, Allison e Gendebien. Come ben sappiamo però il costo dell’originale non è proprio alla portata di tutti, perché arriva a 30 milioni di euro. E così Peter è riuscito a costruirsela da solo, in ben 10 anni di lavoro. Giacobbi ha moltissimi anni di esperienza, è un ingegnere che è stato a capo di DeLorean e per anni ha guidato Alfa Romeo ed è stato Campione SCCA. Inoltre è il creatore della Sinthesis 2000 disegnata da Tom Tiaarda. Altissime quindi le competenze di Giacobbi, che però non aveva i pezzi, anche perché non voleva accontentarsi di elementi di recupero ma solo ed esclusivamente di componenti originali Ferrari.

L’ingegnere ha trovato in Italia la carrozzeria in alluminio, depositata in un magazzino sul Lago di Como da 50 anni. Non si tratta ovviamente dell’originale, altrimenti il costo sarebbe stato comunque altissimo, ma era stata realizzata dal venditore stesso che voleva costruirsi anch’egli una Ferrari da solo, senza mai intraprendere il progetto. Sulla base dei progetti ufficiali Giacobbi è riuscito a costruirsi il telaio da solo, molto simile all’originale anche se non così leggero. Per quanto riguarda la motorizzazione si tratta di un V12 di una Daytona anni Sessanta ma più ampio, un 4.4 litri contro il 3 originale.

Le sospensioni anteriori invece sono state prese da una 330 GTC, quelle posteriori da una 400i. I semiassi sono stati difficili da realizzare, ci sono volute infatti infinite ore di lavori per riuscire a farle vibrare meno possibile. Nella Testarossa di Giacobbi ci sono degli elementi davvero originali, come i fanali posteriori oppure il bocchettone del carburante in alluminio con l’apertura a scatto. Quello che l’ingegnere non è riuscito a recuperare lo ha costruito autonomamente, cercando di essere il più fedele possibile alla Ferrari Testarossa.

La carrozzeria è stata ribattuta a mano e volutamente non è verniciata. Puro carattere artigianale quindi per questa vettura così ruvida, la cui immagine riporta con la mente indietro nel tempo. Giacobbi ha quindi finalmente realizzato il suo sogno e ora ha tra le mani proprio quell’auto che ha sempre desiderato.

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