Risorge la Fiat Uno: meglio oggi o ieri? Foto-confronto

E' ancora oggi l'ottava auto di maggior successo della storia. La sigla "Uno" viene riproposta con un nuovo modello in Brasile con dove è campionessa di vendite

Ci sono auto che hanno segnato la storia per successo di vendite, indice di gradimento e specialmente per il ricordo che hanno lasciato nel cuore degli ex-possessori. Una di queste è la Uno, piccola utilitaria di casa Fiat che ha segnato la storia del marchio per quasi 15 anni. Lanciata nel 1983 è rimasta in produzione fino al 1995 ed è ancora oggi l’ottava auto più venduta al mondo con quasi 9 milioni di pianali commercializzati in 2 differenti modelli, quello dal 1983 al 1989 e la seconda versione dal 1989 al 1995.

Se in Italia la sua storia si è fermeta a metà degli anni ’90, in Brasile la sigla Uno è stata riproposta a partire dal 2010 dopo uno sviluppo che ha coinvolto un team di 600 persone ed ha permesso di realizzare un totale di 426 prototipi che hanno percorso oltre 4 milioni di chilometri. Lunga 3,77 metri, larga 1,64 e con un passo di di 2.37 mt, dispone di un’altezza che varia tra i 1,480 e i 1,565 metri a seconda dell’allestimento, che nella versione Way permette di superare anche le numerose strade dissestate presenti nella regione sudamericana.

La piccola utilitaria è riuscita subito a far breccia tra la popolazione del Brasile dove ha messo in fila nel 2011 tutti i premi previsti dalla stampa specializzata del Paese, diventando la grande vincitrice dell’anno con sei riconoscimenti tra cui  “Migliore auto per la stampa automotive”, “Auto più popolare” e “Migliore auto nazionale” da Abiauto (Associazione Brasiliana Stampa Automotive).

Disponibile con due nuovi motori 4 cilindri è in grado di funzionare a benzina o ad alcool: il primo propulsore è un 1000 cc da 73 cavalli e 97 Nm quando si va a benzina, mentre cresce di potenza fino a quota 75 CV e 101 Nm di coppia se si utilizza l’alcool, mentre nel caso della seconda motorizzazione da 1.4 litri parliamo di 85 CV e 126 Nm che diventano rispettivamente 88 e 127 se nel serbatoio c’è biocarburante. Con questi propulsori ha portato a casa anche i riconoscimenti “Migliore auto fino a 1.000 cc” e “Migliore auto da 1.000 a 1.599 cc” da Top Car TV, che confermano la forza con cui Fiat è presente sul terrotorio essendo Leader di mercato.

In Italia la piccola utilitaria era conosciuta per le sue doti di agilità e potenza, che si esprimevano al meglio nella versione 1.4 Turbo con 118 cavalli: non era difficile veder sfrecciare le “Uno Turbo” con lampeggianti attorno ai palazzi della politica o trovarle parcheggiate in prossimità dei comandi delle Forze dell’Ordine, specialmente nelle grandi città dove era possibile sfruttare queste particolari doti affiancando rispettivamente le “pantere” della Polizia e le “gazzelle” dei Carabinieri (che invece utilizzavano in quegli anni l’Alfa Romeo 75). Proprio per il connubio potenza/agilità che caratterizzava il modello è stata utilizzata anche da un gruppo criminale, la famosa “banda della Uno Bianca” che in Emilia-Romagna dall’87 fino al ‘94 commise 103 azioni delittuose, a testimonianza di come il mezzo fosse adatto a sgattaiolare velocemente per le vie delle città.

Oggi del modello prodotto in Brasile colpiscono le linee tondeggianti che si propongono all’esterno come all’interno specialmente nella zona della plancia, a differenza di entrambi i modelli “anni ‘90” dove le linee spigolose caratterizzavano muso, lati e posteriore. Una scelta che non ripercorre la strada della versione originale ma che sembra azzeccata, visto che nei primi 6 mesi di commercializzazione ha permesso di vendere quasi 70 mila unità e prenotare ordini per un numero che si aggira intorno ai 20 mila pezzi. Eppure il vecchio modello, a quasi 20 anni dalla sua uscita di produzione, ha ancora il suo fascino: non è più così attraente, non colpisce a primo sguardo, ma porta con se la storia degli anni d’oro Fiat. E voi cosa pensate: è il modello brasiliano la degna erede della mitica Fiat Uno?

(a cura di OmniAuto.it)