F1, GP Spagna: Ferrari cerca vantaggi con la nuova ala anteriore

Ecco la direttiva TD018: il Cavallino Rampante rivede aerodinamica e struttura di carbonio per trarre benefici in pista

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Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 29 Maggio 2025 16:49

Ferrari mette da parte Monaco. La F1 si trova davanti alla direttiva TD018 , dopo che per tre mesi se ne è parlato in continuazione. Il team di Maranello attendeva questo appuntamento con ansia, sebbene abbia scelto di non portare il pacchetto di aggiornamenti come programmato. Era necessario attendere i riscontri della pista inerenti le ali flessibili, per capire come potrebbero cambiare le prestazioni dopo i provvedimenti della FIA.

La capacità di trovare una configurazione efficace non manca al team italiano, come dimostrato anche a Shanghai. Ciò malgrado, la Rossa è troppo spesso costretta a forzare soluzioni al limite per compensare carenze specifiche. La mancanza di carico, sia in condizioni di bassa che di alta velocità, continua a influenzare negativamente il comportamento della monoposto. Leclerc lo ha ribadito in più occasioni davanti ai microfoni della televisione.

L’aderenza nei curvoni veloci è insufficiente, mentre l’aerodinamica nei tratti lenti, in particolare l’efficacia dell’ala anteriore, resta un punto debole rispetto ai rivali diretti, pur in presenza di una buona trazione in uscita. Questo scenario impone alla squadra di Maranello la necessità di individuare un equilibrio funzionale, decisamente imprescindibile per affrontare con competitività le sfide tecniche del Montmelò. È stato questo il contesto in cui il team si è dovuto muovere sino ad ora.

Priorità alla corsa: la costanza sul passo è la vera arma

Un tema particolarmente delicato resta il controllo termico delle gomme. La gestione della temperatura interna è un rompicapo che accomuna diverse squadre di vertice, Ferrari, Red Bull e Mercedes in primis. In qualifica, le due SF-25 hanno spesso mostrato una certa difficoltà nell’attivazione delle coperture, condizione che penalizza non poco il grip raggiungibile e di riflesso abbassa la prestazione. Per questo abbiamo visto distacchi abissali dai primi in talune circostanze.

In gara le cose cambiano, poiché il team italiano ha dimostrato di saper amministrare meglio la mescola, potendo mantenere un passo molto buono, spesso al livello dei migliori. Con la temperatura superficiale, il lavoro della Ferrari appare più solido rispetto ad altri competitor, in particolare nelle simulazioni di long run. Proprio in quest’area, la squadra dovrà cercare conferme per capire se il degrado potrà essere un problema o meno. Lo farà dal venerdì nelle Fp2.

Ferrari: l’importanza della messa a punto

Uno dei tasti dolenti per il Cavallino Rampante resta il compromesso aerodinamico e meccanico, o meglio l’interazione tra questi due elementi che genera, almeno per il momento, uno scenario troppo spesso penalizzante. L’assetto di base studiato al simulatore continua a essere contraddistinto da una spinta verticale insufficiente, in quanto i Canali Venturi non riescono a generare la portanza verticale corretta.

Il tutto si traduce in uno svantaggio cronometrico nelle condizioni standard. Ecco perché indirizzare il lavoro verso una messa a punto utile per la gara sarà decisivo, con il chiaro intento di migliorare la risposta termica su tutti i tipi di mescola. Solo un bilanciamento efficace tra stabilità aerodinamica e controllo termico, permetterà alla Rossa di ridurre lo scarto prestazionale da chi oggi è davanti.

La nuova ala Ferrari

Per far sì che l’ala anteriore sia conforme alle nuove regole, la storica scuderia italiana ha modificato la sua specifica. Parliamo di una versione differente, sia nella struttura che dal punto di vista aerodinamico. Cambiare il design era necessario anzitutto per lo sviluppo. Inoltre, arriva un reshaping per equilibrare la portanza verticale prodotta. Senza dubbio, per le due SF-25 c’era la necessità di stabilizzare il carico nelle sezioni più lente.

Ala Ferrari SF-25 GP Spagna
Zander Arcari
La nuova ala anteriore della Ferrari SF-25 nel GP di Spagna 2025

Una carenza confermata anche dal team principal della Mercedes, Mr. Toto Wolff, che ha dichiarato come il team italiano fosse la squadra che possedeva un’ala anteriore che ha sfruttato  in misura minore l’aeroelasticità. Benefici più contenuti, insomma. Anche per questo sarà interessante capire l’impatto di questa direttiva tecnica sulla Rossa, per verificare se, come sostiene da tempo Vasseur, Ferrari potrà godere di un certo vantaggio reale e palpabile dalla Spagna in poi.