Lancia Ypsilon HF, torna la sigla più feroce con due versioni

Lancia rispolvera la sigla HF con una doppia mossa: prima la Line ibrida da 110 CV, poi l’elettrica da 280 CV. Stile, tecnica e passato che spinge avanti

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 25 Maggio 2025 10:00

HF riapre un fronte che Lancia teneva chiuso da anni. Il passato da pista torna utile, ma qui si guarda avanti. La sigla adesso sta sulla Ypsilon, che cambia ritmo. Meno leziosa, più diretta. Piace ancora in città, ma adesso ha qualcosa sotto che potrebbe far tremare la concorrenza. Due le versioni: la HF Line, già ordinabile, e poi, entro l’estate, l’elettrica, quella che spinge sul serio. La prima lavora sullo stile e sull’equilibrio dinamico, la seconda cambia ritmo, mette i numeri sul tavolo e chiama in causa i cultori della “vera guida”.

Nata per correre

HF Line monta un 1.2 mild hybrid da 110 cavalli, abbinato al cambio automatico. Il telaio è stato rivisto, l’assetto lavora più in basso. Sta compatta sull’asfalto, senza irrigidirsi. Davanti cambia lo sguardo: logo HF in pieno centro, linee più tese. I cerchi da 17 pollici virano sul nero, le tinte giocano su contrasti netti: Bianco Quarzo, Arancio Lava, Nero Ardesia. Ha smesso di sembrare educata.

Appena sali, noti che hanno cambiato tono. Le cuciture arancio spiccano sul tessuto scuro, il volante ha grip, la pelle è ruvida dove serve. La pedaliera in metallo sporge il giusto, senza effetto tuning. Il blu della plancia è saturo, carico, ma resta elegante. I due schermi ti guardano dritto: uno dietro il volante, uno al centro, affiancati, dritti, senza cornici inutili. Il sistema S.A.L.A. HF si accende al primo tocco. Mappe, musica, comandi: tutto risponde senza teatrini. La guida assistita ti alleggerisce, i sensori ADAS coprono bene gli angoli, entri e parti in due secondi.

E poi arriva lei, quella in grado di ridefinire gli equilibri. La Ypsilon HF elettrica debutta a Balocco a fine giugno. Powertrain da 280 cavalli, scatto 0-100 in 5,6 secondi, trazione anteriore. L’assetto è ribassato, la carreggiata allargata. Il differenziale Torsen gestisce la coppia all’avantreno, i freni portano il marchio Alcon Motorsport. Dettaglio dettati da un’esigenza tecnica.

Fulvia, 037, Delta: i designer hanno preso quelle sagome storiche e le hanno trasformate in lamiera attuale. La carrozzeria mostra spigoli netti e muscoli tirati. Il monogramma HF campeggia sul muso, manifesto di forza pura. Ogni linea ha un compito aerodinamico, ogni curva trattiene tensione. Energia compressa che aspetta l’asfalto. Dentro i sedili ti stringono senza comprimere, la struttura è rigida quanto basta. Il volante sta dove serve, la presa è piena, mentre la pedaliera risponde al millimetro, appena la tocchi capisci che l’hanno messa lì per “sgasare” davvero. Ti senti pronto a schiacciare l’acceleratore.

Debutto imminente

La sigla HF nasce nel 1960 come club “Hi-Fidelity” per i clienti più affezionati. Diventa poi Squadra Corse, per mano di Cesare Fiorio. Poi arriva sui cofani delle Fulvia Coupé, delle 037, delle Delta Integrale. L’elefantino rosso, oggi come allora, spinge in avanti. E la nuova interpretazione riprende i codici con intelligenza: il rosso Fulvia per i loghi, l’inclinazione grafica della Delta anni ’90. L’estate sarà il punto di svolta. La HF Line è già ordinabile, la HF elettrica si mostrerà in pieno a Balocco, dunque scopriremo i prezzi di listino. Lancia ha ripreso voce: la userà per farsi spazio.