Il mercato dell’auto in Italia: i dati di maggio 2023

Il settore automobilistico è in ripresa, anche in Italia prosegue il trend positivo del mercato auto, con numeri in crescita rispetto al 2022

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Laura Raso

automotive specialist

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Pubblicato: 9 Giugno 2023 14:57

Il mercato auto in Italia continua a registrare numeri positivi, il trend prosegue anche nel mese di maggio appena concluso, secondo i dati ufficiale dell’UNRAE. Le immatricolazioni nel periodo sono state 149.411, in aumento del 23,1% rispetto al mese di maggio dello scorso anno, quando le unità vendute erano state in tutto 121.349.

Facendo il conto dei primi cinque mesi dell’anno, possiamo dire che da gennaio a maggio 2023 il numero delle auto immatricolate nel Bel Paese in Italia è stato di 702.339 unità, in crescita del 26,1% rispetto alle 557.031 dello stesso periodo del 2022.

I modelli alla spina

Anche se in miglioramento rispetto ad aprile, anche a maggio non sono splendidi i dati di vendita che riguardano il mercato delle auto ECV (Electric Chargeable Vehicles), in particolare le BEV al 4,1% del totale e le plug-in al 4,7%, che portano a 8,8% la quota totale delle ECV a maggio rispetto al 7,9% di aprile.

Questo conferma che il percorso elettrico in Italia procede, ma ancora molto a rilento, e che ritarda il processo di decarbonizzazione, che invece in questo momento avrebbe realmente bisogno di interventi su più fronti, a partire da quello fiscale con la revisione dell’imposizione sulle auto aziendali in uso promiscuo che hanno un ruolo centrale nella diffusione della mobilità a zero emissioni.

Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, sottolinea: “L’esame del DDL Delega per la riforma fiscale, entrato nel vivo del dibattito parlamentare, è l’occasione per riservare un ruolo fondamentale alla revisione della fiscalità dell’auto, come prevedono gli emendamenti proposti da UNRAE e presentati da diversi deputati della commissione Finanze della Camera, che ringraziamo per averne condiviso l’urgenza e l’opportunità, auspicando con forza una rapida e integrale approvazione”.

Cosa serve per procedere con l’elettrico in Italia

Le misure richieste dall’UNRAE riguardano, in particolare: l’introduzione di aliquote differenziate per la detraibilità dell’IVA in base alle emissioni di CO2 (100% per la fascia 0-20 g/km, 80% per la 20-60 g/km e 50% per quelle > 60 g/km), l’aumento del tetto di deducibilità dei costi dei veicoli di nuova immatricolazione, parametrandolo alle fasce di emissione di CO2 sopra citate, e la riduzione a 3 anni del periodo di ammortamento.

Come ricorda Crisci: “Il 9 giugno [oggi] scadono i termini per la presentazione dei progetti per la realizzazione di colonnine di ricarica pubbliche da parte degli operatori, è un’occasione da non perdere, dopo la loro approvazione e la concessione dei finanziamenti, dovranno essere realizzati nell’arco di soli 12 mesi. Ci auguriamo che tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, facciano tutto il necessario per rendere operativo questo provvedimento”.

Sullo stesso fronte, il Presidente dell’UNRAE si augura che sia giunta, finalmente, in dirittura di arrivo l’emanazione da parte del MIMIT delle norme per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, “senza dimenticare la necessità di intervenire su una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva AFIR”.

E non è ancora tutto, continua il Presidente dell’UNRAE: “Il percorso verso l’obiettivo delle zero emissioni si può accelerare riformulando gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni, innalzando i tetti di prezzo e includendo  tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno, ma su questi temi siamo ancora in attesa che il Governo ci faccia conoscere la destinazione dei 272 milioni avanzati dagli incentivi 2022 e ci indichi una data per la convocazione del Tavolo Automotive”.

Mercato auto in crescita

Analizzando il mercato auto sotto il profilo degli utilizzatori nel mese di maggio 2023, è possibile notare una crescita per tutti i canali di vendita. I privati crescono particolarmente, con un aumento a doppia cifra, fermandosi comunque al 53,5%.

Le autoimmatricolazioni (auto vendute poi come km 0) nello stesso mese salgono all’8,3% di share (-2,3%), stabili all’8,8% nel cumulato. Il noleggio a lungo termine nel mese di maggio è aumentato di 2 punti ed è arrivato a rappresentare oltre 1/4 delle immatricolazioni totali, grazie all’ottima performance delle Top (25,8% in gennaio-maggio). Prosegue il recupero del noleggio a breve termine che raggiunge nel mese il 7,4% (+1,2 p.p.), 6,3% nei 5 mesi. Le società salgono leggermente in quota, al 5,6% nel mese e nel cumulato.

Le alimentazioni più vendute

Va un pelo meglio per i motori a benzina, che arrivano al 28,6% (27,8% nel cumulato), e lo stesso vale per il diesel, che cresce appena, arrivando al 19,5% (19,6% nel cumulato). Il GPL si porta all’8,4% (8,8% nei 5 mesi) e il metano si ferma allo 0,1% nel mese e nel cumulato.

Le auto elettriche recuperano rispetto al mese di aprile, fermandosi comunque al 4,1% (3,7% nei 5 mesi), le PHEV rappresentano il 4,7% delle preferenze (4,5% in gennaio-maggio). Nel complesso le auto ECV rappresentano in maggio l’8,8% del mercato. Le vetture ibride rappresentano il 34,7% delle preferenze (35,4% nel cumulato), con un 10,3% per le full hybrid e 24,4% per le mild hybrid.

L’analisi per segmento

Aumenta l’interesse per le berline del segmento A, al 9,2% a maggio, mentre stranamente si riduce quella dei SUV, da anni ormai i preferiti. Parallelamente cresce la share delle berline e dei SUV del segmento B, rispettivamente al 19,5% e 28% del totale.

Fra le medie del segmento C e le medio-grandi del segmento D, aumenta la quota delle berline, ma anche dei SUV. Nell’alto di gamma crescono i SUV all’1,8% del mercato, mentre retrocedono leggermente le berline allo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 3,8% del totale, gli MPV (Multi-purpose Vehicle, monovolume-familiare) l’1,6% e le sportive lo 0,9%.

Le emissioni inquinanti delle auto più vendute

Infine l’UNRAE fa un’analisi basata sulle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni nel mese di maggio 2023, che crescono del 2,2% a 120,1 g/km, 120,3 g/km nel periodo da gennaio a maggio, in aumento dell’1,5%.

L’analisi delle immatricolazioni di maggio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/km rappresenta il 4,5% del mercato, il 4,1% la fascia 21-60 g/km, la fascia 61-135 g di CO2 emesse per km rappresenta il 62,9%, mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/km si assesta al 24,7% e quella della fascia oltre i 190 g/km al 2%.

 

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