Percorre 600mila km con l’auto elettrica: Hyundai studia le batterie

Dopo aver percorso quasi 600mila km con la sua auto elettrica, un uomo è stato richiamato da Hyundai. La Casa madre gli ha fatto un regalo e ha voluto effettuare dei controlli

Foto di Antonio Russo

Antonio Russo

Giornalista Automotive

Laureato in Comunicazione e giornalista pubblicista. Dal 2012 è attivo nel mondo del giornalismo online. Amante dell'automotive e del motorsport si divide tra presentazioni di auto, moto e Gran Premi. Cresciuto nel mito di Valentino Rossi e Michael Schumacher spera un giorno di poter raccontare nuovamente le gesta di altri grandi campioni per l'Italia.

Pubblicato: 18 Maggio 2025 07:30

Stiamo vivendo un momento davvero molto particolare per il mercato dell’auto, che sta cercando di portare a termine una complicata transizione ecologica. La tecnologia prescelta per arrivare ad avere auto ad emissioni zero è l’elettrico, ma questa, almeno per il momento, non sembra ancora incontrare completamente il favore del pubblico. A pesare sono soprattutto i prezzi più elevati di questo genere di vetture e alcuni pregiudizi riguardanti l’affidabilità e l’autonomia di questi mezzi.

Quest’ultimo punto in particolare spinge chi è solito guidare per lunghi tratti a preferire ancora i motori termici. Una storia però a tal proposito arriva a confutare questa convinzione: si tratta della testimonianza di Yong-heum Lee, un coreano proprietario di una Hyundai Ioniq 5, che ha rivelato su un forum di aver percorso 580.000 km in 2 anni e 9 mesi senza mai incorrere in un problema. Una media km giornaliera altissima che, tenendo conto di eventuali giorni di ferie, supera i 600 km al giorno.

Risparmio sotto ogni punto di vista

Yong-heum Lee, spinto da esigenze lavorative che lo costringono a muoversi per la Corea del Sud ogni giorno percorrendo distanze di 800 e 900 km ha optato per una Ioniq 5 Long Range a trazione anteriore. Questa vettura dichiara da parte della Casa madre di poter garantire un’autonomia massima di 570 km. Questo però non ha per niente rappresentato un problema per l’uomo che ha sfruttato le soste di ricarica come pause per riposarsi. Inoltre il proprietario della vettura ha lodato i bassi costi di manutenzione di questa Ioniq 5, sottolineando quanto la situazione fosse diversa prima con veicoli a benzina che richiedevano cambio olio e altri componenti vari.

Secondo una stima effettuata, con la Hyundai Tucson 1.6 Turbo, Yong-heum Lee, in base al suo modo di sfruttare la vettura, avrebbe dovuto cambiare l’olio motore 66 volte, 13 il liquido dei freni, 11 volte l’olio del cambio a doppia frizione e 8 set di candele oltre a dover tenere sotto controllo anche altri componenti. Tutto questo avrebbe portato in ogni caso l’uomo a spendere circa 8.000 euro di manutenzione. La Ioniq 5, invece, ha pesato sul “bilancio” del suo proprietario per circa 950 euro a causa del cambio dell’olio del riduttore e del liquido dei freni effettuato ogni 100.000 km. Il risparmio però non si ferma di certo qui, anche dal punto di vista del carburante: Yong-heum Lee ha notato un notevole abbassamento dei costi. Con la Tucson, infatti, avrebbe speso 51mila euro, mentre con la vettura a batteria ha sborsato “solo” 32mila euro.

Il “regalo” di Hyundai

Il caso ha pian piano riscosso risonanza mondiale, al punto da spingere Hyundai a contattare il suo stesso cliente per regalargli la sostituzione di motore e batteria sulla vettura. L’occasione è stata anche ghiotta per la Casa coreana per studiare da vicino questi componenti che hanno mostrato un’enorme longevità. Hyundai ha anche affermato che dopo attente analisi è venuto fuori che nonostante l’intenso utilizzo, lo stato di salute della batteria era ancora pari all’87,7%. Questo risultato è reso ancora più sorprendente dal fatto che il proprietario ha utilizzato quasi esclusivamente la ricarica rapida, un metodo che in teoria dovrebbe accelerare il deterioramento della batteria. L’uomo protagonista di questa storia intanto ha già superato i 670.000 km con i suoi nuovi componenti, ma avendo cambiato lavoro, difficilmente replicherà il ritmo tenuto sino ad oggi.