Dal 2020 i semafori di Vienna cambieranno una volta per tutte, partirà una piccola-grande rivoluzione che potrebbe riguardare l’intero continente.
Il prossimo anno l’Institute of Computer Graphics and Vision di Graz (cittadina tirolese non lontana dai confini con l’Italia) inizieranno a dotare i semafori di Vienna di un sistema di telecamere smart, capaci di riconoscere i pedoni fermi sul marciapiede e capirne le intenzioni. Questo sistema manderà definitivamente in pensione i vecchi pulsanti sistemati ad altezza uomo, utili a bloccare il traffico delle auto e consentire ai pedoni di attraversare senza pericoli. Certo, molti sostengono che tali pulsanti avessero solamente una funzione placebo, ma se il sistema sperimentato a Vienna dovesse portare i risultati sperati, è probabile che venga esportato anche nel resto del continente.
D’altronde, le telecamere smart per semafori promettono di migliorare la vita sia per i pedoni sia per gli automobilisti. I primi, infatti, non dovrebbero far altro che avvicinarsi all’incrocio e attendere di essere riconosciuti dai sistemi di visione computerizzata ideati dagli scienziati di Graz. Una volta che gli algoritmi di intelligenza artificiale avranno valutato le intenzioni delle persone nelle vicinanze dell’incrocio, e valutato contemporaneamente il flusso del traffico, si prepareranno ad attivare la luce verde per l’attraversamento pedonale.
La durata, però, non sarà prefissata come accade oggi ma varierà in base al numero di persone che deve attraversare. Gli automobilisti non saranno così costretti a restare fermi decine di secondi con strada libera, ma potranno tornare a transitare non appena i pedoni avranno terminato di attraversare. Inoltre, diversi costruttori automobilistici – come Volvo – stanno realizzando dei sistemi che mettono in comunicazione automobili e impianti semaforici. In questo modo gli autoveicoli sanno in anticipo quando sta per scattare la luce rossa (o verde) e mantenere la cosiddetta onda verde. L’obiettivo di sistemi del genere è snellire il traffico ed evitare lunghe file di auto incolonnate al semaforo.
C’è da dire, però, che sistemi analoghi sono da tempo utilizzati negli Stati Uniti. Certo, il loro funzionamento è un po’ differente rispetto al prototipo che verrà montato per le strade di Vienna, ma il risultato finale è lo stesso. Sulle strade statunitensi, infatti, sono utilizzati sistemi di rilevamento della posizione basati su raggi infrarossi o laser (con il sensore montato sopra il semaforo) oppure delle serpentine elettriche affogate nell’asfalto nelle vicinanze degli incroci. Insomma, metodi magari meno tecnologici ma ugualmente efficaci.