Assistenza alla partenza in salita  

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Claudio Braglia

Giornalista specializzato automotive

Frequentava ancora la facoltà di ingegneria quando ha iniziato la sua carriera giornalistica a Motosprint e Autosprint. Successivamente sono arrivate InMoto, Auto, SuperWHEELS, Moto World e alVolante, alcune delle quali ha anche concepito e diretto. La sua passione? Guidare soprattutto in pista e realizzare le prove più complete supportate da rigorosi rilevamenti strumentali.

Capita spesso, in attesa del verde al semaforo di un incrocio in pendenza, vedere qualche automobilista “giocare” con frizione e acceleratore (soprattutto se alla guida di auto con cambio manuale) e aiutarsi pure con la leva del freno a mano per non fare arretrare la vettura in attesa del momento propizio per ripartire con la prima marcia già innestata.

Niente di più sbagliato, perlomeno se si tiene al proprio portafogli: con questa pratica, frizione e relativo spingidisco accusano una precoce usura, tanto che se si insiste non è difficile arrivare a dover sostituire il componente. Un problema che può essere facilmente evitato se la vettura è equipaggiata col sistema di Assistenza alla Partenza in Salita.

Tante denominazioni per la stessa funzione

Questo furbo dispositivo elettronico, che ha fatto la sua comparsa nelle Studebaker fin dagli anni 30 (mentre il brevetto è stato poi depositato negli anni 2000 dalla Subaru), permette di effettuare partenze da fermo facilitate su una strada in pendenza, mantenendo bloccata la vettura per qualche istante dopo avere rilasciato il pedale del freno, in modo da non farla scivolare all’indietro mentre si innesta la frizione.

Il suo funzionamento è davvero semplice: dei sensori rilevano quando la vettura si ferma in salita e le impediscono di scivolare all’indietro bloccando le pinze frenanti (mettendo in pressione l’impianto frenante tramite il sistema ABS). In questo modo chi si trova al volante può contare su due-tre secondi di tempo utile per premere la frizione e inserire la marcia senza dovere agire contemporaneamente sul pedale dei freni (che poi vengono rilasciati appena la vettura si mette in movimento). Denominato (a seconda della Casa automobilistica) anche Hill Descent, HHC (Hill Hold Control), Hill Holder o Hill Start Assist, è di fatto una sorta di versione elettronica e automatica del freno di stazionamento meccanico.

Raramente ha problemi di funzionamento

Questo dispositivo si rivela particolarmente utile nello spunto in salita quando si è stracarichi di persone e valigie, specie se ci sono altre auto alle spalle. In aggiunta, garantisce vantaggi anche con le vetture a cambio automatico (nelle quali la forza del trascinamento della trasmissione al minimo non è sufficiente a mantenere l’auto ferma), visto che è dotata di sensori che quando si raggiunge o si supera una determinata pendenza, mantiene l’auto bloccata: questo dà al guidatore il tempo per premere l’acceleratore e ripartire.

Rari i casi in cui il sistema di Assistenza alla Partenza in Salita non funzioni correttamente, magari per un banale guasto, comunque segnalato dall’accensione della relativa spia (o di un esplicito messaggio) nel cruscotto. In questa situazione si può cercare di resettarlo dal quadro strumenti oppure provare a spegnere e a riavviare il motore: se non si risolve, si può ovviare effettuando la partenza come se il dispositivo non ci fosse, ma successivamente è caldamente consigliabile portare la vettura in officina per verificare la natura del problema col tester elettronico di diagnosi