Negli ultimi anni, sempre più persone hanno riscoperto il fascino della vita on the road, scegliendo di abbracciare uno stile di viaggio libero, flessibile e sostenibile. Trasformare un furgone in camper non è solo una scelta economica rispetto all’acquisto di un camper già pronto, ma anche un modo per personalizzare ogni dettaglio del proprio rifugio mobile, rendendolo un’estensione della propria personalità e dei propri sogni.
Dalla progettazione degli spazi interni alla scelta dei materiali, ogni fase della conversione rappresenta un’opportunità per costruire qualcosa di unico: un piccolo mondo su ruote pronto a portarci ovunque desideriamo. In questo approfondimento vedremo passo dopo passo come trasformare un semplice furgone in una casa viaggiante, analizzando gli aspetti tecnici, pratici e normativi da considerare per realizzare un camper fai-da-te funzionale, sicuro e accogliente.
Indice
Camperizzare un furgone: pianificazione e progettazione
Prima di sporcarsi le mani, è fondamentale avere un piano dettagliato. È importante decidere il layout interno: dove andranno il letto, la cucina, il bagno (se previsto) e gli spazi di stoccaggio. Considerare le proprie esigenze personali e il tipo di viaggio che si vorrebbe intraprendere. La scelta di fare dei weekend fuori posta o dei viaggi più lunghi, influenzerà il tipo di materiali e attrezzature.
Isolamento
L’isolamento è cruciale per mantenere una temperatura confortevole all’interno del furgone, sia d’estate che d’inverno. I materiali più comuni includono lana di roccia, fibra di poliestere, polistirolo estruso (XPS) o armaflex. È necessario, quindi, applicare l’isolamento su pareti, soffitto e pavimento, assicurandosi di coprire ogni fessura per evitare ponti termici. Questo passaggio contribuirà anche a ridurre il rumore esterno.
Finestre e ventilazione
Installare finestre e oblò non solo migliora l’estetica, ma è fondamentale per la luce naturale e la ventilazione. Scegliere finestre progettate per camper, che offrono una buona tenuta e protezione dai raggi UV. Per la ventilazione, si può considerare l’installazione di un maxi oblò con ventola sul tetto e/o prese d’aria laterali per creare un flusso d’aria costante e prevenire l’accumulo di umidità e condensa.
Impianto elettrico
L’impianto elettrico è il cuore del tuo camper. Sarà necessaria una batteria di servizio (o batterie), un regolatore di carica solare (se si installano pannelli solari), un inverter (per trasformare la corrente continua a 12V in alternata a 220V), fusibili e un quadro elettrico. Pianificare attentamente la posizione delle prese, delle luci e degli elettrodomestici. Se non si ha esperienza, è consigliabile farsi aiutare da un elettricista qualificato per garantire la sicurezza e la conformità alle normative.
Impianto idrico
L’impianto idrico di base prevede serbatoi per acqua potabile e acqua grigia, una pompa dell’acqua e un rubinetto con lavello. È possibile aggiungere uno scaldabagno per avere acqua calda. È fondamentale valutare le dimensioni dei serbatoi in base alla durata media dei viaggi e al consumo previsto. Un sistema di filtrazione può essere un’ottima aggiunta per garantire acqua potabile di qualità.
Costruzioni mobili e arredi
Qui la creatività può davvero esprimersi. I mobili devono essere leggeri ma robusti. Materiali come il multistrato di pioppo o betulla sono ideali. È possibile costruire un letto fisso o trasformabile, una piccola cucina con fornello e lavello, armadietti e mensole. È consigliabile sfruttare al massimo ogni spazio con soluzioni intelligenti come panche con vano contenitore o tavoli pieghevoli.
Finiture interne
Le finiture interne danno il tocco finale al tuo camper. È possibile utilizzare pannelli in legno, rivestimenti in tessuto o vinile per le pareti. Il pavimento può essere rivestito con linoleum, PVC o parquet laminato. Scegliere materiali resistenti all’umidità e facili da pulire. Non dimenticare tende o oscuranti per le finestre, che offrono privacy e protezione dal sole.
Quanto costa camperizzare un furgone
Il costo per trasformare un furgone in camper può variare enormemente a seconda del livello di personalizzazione, dei materiali scelti e se si decide di fare il lavoro da solo o di affidarsi a professionisti. In generale, ci si può aspettare una spesa che va dai 5.000 ai 20.000 € o più:
- fai da te economico: con buone capacità manuali e usando materiali di recupero o a basso costo, bastano 5.000 – 10.000 €;
- fai da te di qualità: utilizzando buoni materiali e attrezzature, il costo si aggira tra i 10.000 e i 15.000 €;
- affidarsi a professionisti: rivolgendosi a un’azienda specializzata nella trasformazione di furgoni, i costi possono partire da 15.000 e arrivare a 30.000 € o più, a seconda della complessità del progetto.
Le voci di costo principali includono: acquisto del furgone, isolamento, finestre/oblò, impianto elettrico (batterie, pannelli solari, inverter), impianto idrico (serbatoi, pompa), mobili, elettrodomestici (frigorifero, fornello) e materiali per le finiture.
A chi rivolgersi
Se non si è sicuri di affrontare l’intero progetto da soli, o se si desidera un risultato professionale e certificato, ci sono diverse opzioni:
- aziende specializzate nella trasformazione di furgoni in camper: ci sono molte aziende in Italia che offrono servizi di allestimento su misura, dalla progettazione all’installazione di tutti gli impianti e arredi;
- artigiani o falegnami con esperienza in veicoli: alcuni artigiani qualificati possono aiutare con la costruzione dei mobili su misura, fornendo soluzioni ottimizzate per gli spazi ristretti di un furgone;
- elettricisti e idraulici specializzati in veicoli: per gli impianti più complessi e delicati, come quello elettrico o idrico, è consigliabile rivolgersi a professionisti che abbiano esperienza con i veicoli di questo tipo.
Che permessi servono
Questo è un aspetto cruciale e spesso sottovalutato. In Italia, un furgone trasformato in camper deve essere omologato come “autocaravan” per poter circolare legalmente. Il processo di omologazione è complesso e prevede diverse fasi:
- progetto e relazione tecnica: un ingegnere abilitato deve redigere un progetto dettagliato e una relazione tecnica che attesti la conformità dell’allestimento alle normative vigenti;
- dichiarazioni di conformità: tutti gli impianti (elettrico, gas, idrico) devono essere realizzati a regola d’arte e certificati da installatori qualificati. Bisognerà ottenere le dichiarazioni di conformità per ciascun impianto;
- collaudo: una volta completato l’allestimento e ottenute tutte le certificazioni, il veicolo deve essere sottoposto a un collaudo presso la Motorizzazione Civile (UMC). Durante questa fase, verrà verificata la conformità dell’allestimento al progetto presentato e la sicurezza generale del veicolo;
- aggiornamento del libretto: superato il collaudo, il libretto di circolazione verrà aggiornato con la nuova destinazione d’uso “autocaravan”.
È fondamentale non saltare questo passaggio, in quanto circolare con un veicolo non omologato può comportare multe salate, il sequestro del mezzo e problemi con l’assicurazione in caso di incidente. Se ci si affida a un’azienda specializzata, solitamente si occupano loro di seguire l’iter burocratico per l’omologazione.