In teoria è semplice: vuoi guidare? Ti serve la patente. In pratica, però, entra in gioco una delle domande più fastidiose che ti puoi fare prima ancora di toccare un volante: quanto mi costa? Spoiler: una cifra unica non esiste, né tantomeno una risposta chiara. Perché tra autoscuole che definiscono politiche differenti, moduli da pagare con bollettini vecchio stampo, guide da acquistare a parte, e visite mediche, tirare le somme rischia di diventare un rebus semi-irrisolvibile.
Indice
In autoscuola o da privatista
Puoi provarci da privatista, incasinarti con la burocrazia, studiarti i testi da solo e prenotarti esami e guide. Oppure vai in autoscuola e ti affidi a loro: fanno tutto, ma paghi. E non poco. Inoltre, ci sono le variabili che nessuno ti dice subito: se sbagli l’esame? Ripaghi. Se ti servono più guide? Aggiungi. Alla fine dei conti, la patente non è una passeggiata. Tra moduli, attese che sembrano infinite, ansia da quiz e guide da infilare tra mille impegni, è un percorso a ostacoli. E se ci arrivi impreparato, ti svena. O la fai bene, o ti si ritorce contro.
Se vuoi cavartela da privatista, oggi ti bastano uno smartphone e un po’ di pazienza. Ci sono app fatte bene che ti piazzano davanti i quiz esattamente come li troverai all’esame. Alcune sono gratis, altre costano 5, 10, al massimo 20 euro. Preferisci ancora il manuale cartaceo, da sfogliare e sottolineare? In quel caso te la cavi con 10-15 euro.
Il Codice della Strada? Online lo trovi ovunque, anche gratis. Ma da qui a definirlo piacevole ce ne passa: la tua pazienza verrà messa a dura prova. E comunque occhio: l’esame si fa al computer, quindi anche se ami carta e penna, conviene allenarsi con quiz digitali. L’obiettivo non è tanto imparare a memoria, quanto entrare nel ritmo, capire il formato e riconoscere al volo quei trabocchetti messi per fregarti.
A un certo punto smetti di contare i test. Li guardi e li riconosci, come facce viste troppe volte: quello con le precedenze strane, quello sul triangolo riflettente che sembra scritto per confonderti. E lo accetti: bisogna entrarci dentro. Prenderli in mano, rigirarli, sentire dove ti sfuggono. Vuoi davvero spendere meno? Devi prenderti tutto sulle spalle. Significa niente autoscuola, niente aiuti: sei tu a gestire documenti, scadenze, prenotazioni, pagamenti, visite. Se ti perdi un passaggio, tocca ricominciare da capo.
L’iter da seguire
Il primo ostacolo è la burocrazia. Trovati il modulo giusto (il T2212), scaricalo dal Portale dell’Automobilista, compilalo senza sbagliare. Dopodiché, prenota la visita medica — di solito dai 30 ai 50 euro — e saldi un paio di bollettini PagoPA: uno da 16 euro per il certificato medico, gli altri per l’esame, 26,40 più altri 16. Fai i conti e ci stai dentro con 80-110 euro, ma solo per questa prima parte. Non hai ancora guidato, non hai ancora sbagliato quiz, non ti sei ancora fatto salire il sangue agli occhi per la marca da bollo mancante.
Superata la teoria, arriva il foglio rosa. E non si scherza più. Ti autorizza a circolare, sì, ma dentro una gabbia di regole. Serve un accompagnatore con almeno 10 anni di patente, le autostrade sono vietate, così come le sessioni notturne. Insomma: puoi uscire, ma entro certi parametri. Se pensavi “ora mi diverto”, aspetta ancora un po’.
Con il foglio rosa in tasca puoi esercitarti al volante. Ma solo se:
- Sei accompagnato da una persona con patente B da almeno 10 anni
- L’accompagnatore ha meno di 65 anni
- L’auto su cui guidi ha assicurazione compatibile (no polizze con “guida esclusiva”)
Molti si esercitano con genitori, fratelli, amici. Ed è un buon modo per abbattere i costi. Ma c’è un punto obbligatorio che non puoi aggirare: devi sostenere 6 ore di guida con un istruttore certificato. Il prezzo? Dipende dalla zona, ma siamo intorno a 45 euro l’ora. Quindi il pacchetto base ti costa circa 270 euro. Aggiungi altri 16 euro per la marca da bollo da pagare via PagoPA per l’esame pratico, e il conto minimo è intorno a 286 euro. Ovviamente, se non ti senti pronto, puoi esercitarti più ore. Ma ogni lezione extra costa.
Alla fine, quasi tutti si buttano sull’autoscuola: vince la comodità. Ti iscrivi e ti dicono loro cosa fare, quando, e come prepararti. Ti risparmi bollettini da cercare, niente incastri con gli appuntamenti, niente corse tra portali online. Paghi, ti affidi, e segui il percorso. Il problema? È comodo, ma pesa sul portafoglio. Esclusivamente per il corso teorico ti partono circa 200 euro, a volte di più.
L’esame di guida
Poi ci sono le guide obbligatorie: sei ore minime, e già sfiori i 300. In mezzo ci stanno iscrizione, esami, visite, bolli: il pacchetto intero. E anche se sulla carta alcune cose sono “comprese”, alla fine il conto arriva: difficile uscirne sotto gli 800 euro, spesso si va oltre i mille. E non è finita. Se il tuo istruttore decide che non sei pronto per l’esame, ti fa fare altre guide. Ogni ora in più? Una quarantina di euro che volano via, senza tante discussioni. Magari bastava prendere un altro po’ più di confidenza, ma sei nelle loro mani. E se dici no, rischi di vanificare gli sforzi.
Arriva un momento in cui il prezzo smette di essere il centro del mondo. Apri il portafoglio, sì, ma intanto succedono altre cose. Tra guardare le date, raccogliere i fogli, stare dietro alle scadenze senza che qualcuno ti avvisi, il ritmo si fa frenetico. La parte difficile non è nemmeno il quiz in sé, è il prima. Il modo in cui ti ci avvicini. Ti siedi, leggi la prima domanda e ti sembra di averla vista innumerevoli volte, ma qualcosa stona. Magari è solo una parola cambiata, o un dettaglio infilato apposta per farti cadere. Capita. Anche a chi ha fatto tutti i quiz del mondo.
L’anticamera dell’ultimo tratto: l’esame pratico. Quel giorno non conta se hai sostenuto dieci guide o trenta. Importa come ti svegli, quanto ti trema la gamba sulla frizione, e se ti ricordi dove stanno i fendinebbia. È un colpo secco, una prova concentrata in dieci, quindici minuti. E ti accorgi che il percorso per arrivarci era giusto un riscaldamento. E quando finalmente ci arrivi, se tiri una riga e fai i conti, spesso hai speso tra i 700 e gli 800 euro. Anche senza lussi, anche senza sbagli. Solo per arrivare lì, davanti a quel volante.