F1, GP Monaco FP3: Leclerc prenota la pole, Hamilton sbatte al Casinò

Super Charles ha serie possibilità di partire davanti a tutti, Lewis soffre e si schianta contro le barriere

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Aggiornato: 23 Maggio 2025 15:08

Dopo una nottata spesa a studiare i dati, Ferrari si presenta nella terza sessione di prove libere con parecchia fiducia. L’obiettivo è quello di realizzare l’ultimo step competitivo prima della qualifica, la sessione più importante di tutto il fine settimana di gara. La Rossa nutre un anelito: inserirsi nella lotta che conta e candidarsi per la pole position, dove la gestione gomme sarà fondamentale per accedere al massimo grip tra le stradine del Principato.

Ferrari ben bilanciata

Per il primo run il team di Maranello non diversifica la strategia sulle gomme. Ambedue i ferraristi scendono in pista con le Pirelli a banda rossa. Parliamo di una mescola che permetterà ai piloti di verificare il “fine setup” realizzato nella notte dopo lo studio al simulatore. Lewis era sceso in pista ma si trattava di un semplice installation lap, per verificare lo stato della vettura.

Dall’onboard di Charles si nota la cura particolare nell’attivazione sull’asse anteriore. I primi tentativi sono di “assaggio”, per trovare confidenza con la vettura. Il britannico chiude il giro, mentre Leclerc è costretto ad alzare il piede nel T3 per una bandiera gialla. È interessante notare che dopo i primi tentativi la temperatura delle mescole era già alle stelle. Ne ha fatto parola Lewis in radio, oltre al riscontro visivo sulla dashboard.

In linea generale, possiamo dire che il bilanciamento della SF-25 è piuttosto pulito. In sostanza, si conferma quello che abbiamo potuto osservare nella giornata di ieri. Il retrotreno è stabile. Si registra pure una migliore traiettoria al Fairmont, sebbene in questo caso si possa ancora migliorare rispetto alla McLaren che domina in inserimento. Tutto questo considerando che la scuderia di Woking costruisce il giro in maniera differente.

La Rossa studia come ottimizzare il rendimento delle Pirelli C6

Se diamo un’occhiata ai tempi, scopriamo che nel secondo e terzo settore la numero 16 paga un certo gap rispetto alla MCL39, mentre nel primo va davvero forte. Inoltre, va tenuto presente il tema gomme, perché appunto la Rossa soffre maggiormente di overheating rispetto alle vetture color papaya. Stesso discorso per Hamilton che, almeno per ora, non riesce a interpretare così bene la pista come il suo compagno di squadra.

Gli ingegneri di pista suggeriscono alcuni cambi relativi alle mappature dei freni, per ottimizzare la fase di staccata e avvicinarsi al rendimento della McLaren. Raffreddate le gomme, nella giusta finestra di temperatura, il grip cambia eccome. Proprio per questo marca il miglior intertempo nel T2 dove prima soffriva. Ancora una volta il tema pneumatici è davvero importante.

Nella breve pausa tra uno stint e un altro, Leclerc chiede e ottiene un cambio di carico sviluppabile all’anteriore. Parliamo di 4 click sull’ala per avere ancora più aderenza e inserire in maniera più decisa il front end della SF-25. Arrivano ulteriori consigli su mappature legate al differenziale, decisive per massimizzare la rotazione delle Rosse. Va detto che il team sta lavorando parecchio sul giro secco.

Si sta cercando di capire come alzare il rendimento della vettura in qualsiasi curva. Al netto di quanto abbiamo visto, l’equilibrio della SF-25 pare davvero buono. Le due Rosse entrano pertanto nel garage per una piccola pausa, dove gli ingegneri studiano alla perfezione la telemetria per trovare i punti dove tirare giù tempo prezioso. Il tutto considerando che il manico del pilota, per sfiorare i muretti a Monaco, è cruciale.

L’attivazione delle Soft nuove non è perfetta

Il conciliabolo tra tecnici e piloti è piuttosto rapido. Ancora pista, pertanto, con un set di Soft nuove per entrambi i piloti. Nel primo giro Charles è costretto ad alzare il piede prima del tunnel, in quanto al Portier perde il posteriore della numero 16 in accelerazione. Ancora una volta si nota un fattore: la difficoltà Ferrari nel usare al massimo le gomme nel primo giro lanciato, un limite che va per forza di cose corretto.

Le conferme arrivano nei giri successivi. Il Cavallino Rampante deve capire come mantenere la corretta working range delle Pirelli per quanto più possibile nel giro. A dire la verità questo discorso vale un po’ per tutti, ma la Rossa, tenendo presente i problemi sofferti ultimamente, deve avere un occhio di riguardo maggiore se vuole puntare alla pole position come unico obiettivo.

In conclusione due parole: Ferrari è in palla con Leclerc. Il monegasco è davvero “on fire” anche perché annusa la possibilità di fare centro. Come detto, però, ogni minimo dettaglio va curato per poi sommare il talento e un po’ di quella follia necessaria per sfidare le stradine di Montecarlo. Hamilton invece picchia nella salita del Casino ma per fortuna pare nulla di irreparabile. Il suo rendimento però no era a livello di Leclerc.

Classifica Prove Libere 3, GP Monaco 2025:

  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Lando Norris (McLaren) 
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Liam Lawson (Racing Bulls)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Yuki Tsunoda (Racing Bulls)
  • Kimi Antonelli (Mercedes)

 

Come sono andate le prove libere del venerdì

Una seconda sessione molta buona per la Ferrari, dove il team italiano è stato capace di proporre una vettura piuttosto competitiva. Le monoposto modenesi non sono ancora perfette a livello di bilanciamento, in quanto la carenza di rotazione è apparsa in alcune occasioni, sebbene non aggressiva come negli scorsi Gran Premio. Inoltre vanno sistemate alcune curve lente. Il bilancio resta comunque davvero positivo.

Lewis non ancora con il giusto feeling

Per la seconda sessione di prove libere, le Rosse scendono in pista con Pirelli diversificate: a banda gialla per Lewis, bianca per Charles. Parliamo di set nuovi per verificare alcuni ritocchi realizzati al setup della vettura. Nella pausa dopo le FP1, il team ha controllato la numero 16, sistemando il problema di convergenza che creava un certo squilibrio nella rotazione della Rossa. Le due SF-25 non perdono tempo e si lanciano per il primo tentativo.

Con le mescole più dure il grip non è ottimale. Ciò malgrado, l’aderenza dall’onboard di Charles non è molto buono. L’atteggiamento generale è piuttosto sovrasterzante, eccesso di rotazione che favorisce l’inserimento in curva. Hamilton ha una gomma più performante, tuttavia non ha ancora trovato il giusto feeling con la vettura, elemento che si nota chiaramente nei riscontri cronometrici.

Dieci giri più tardi, la simulazione sul giro secco delle Rosse è interrotta dalla bandiera rossa. All’uscita di curva 11, Isack Hadjar tocca il muro con la sua Racing Bulls, costringendo i commissari all’intervento per ripristinare le normali condizioni del tracciato. Una pausa forzata dove il team italiano ne approfitta per studiare i dati raccolti sul primo run. Trascorrono 5 minuti e si torna in pista.

SF-25 buona ma può crescere ancora

L’attivazione delle Pirelli C6 non è sembrata problematica nella prima sessione di prove libere, ma non bisogna dimenticare che i giri rapidi sono arrivati quando la mescola era abbondantemente usata. Lewis, per esempio, ha sofferto nei primi giri, non trovando il perfetto warm-up delle coperture. Le monoposto italiane calcano ancora l’asfalto di Monaco con le stesse tipologie di compound.

Si passa alla modalità Engine 1 per capire che differenza può fare la potenza massima sull’endotermico della SF-25. Charles pare sempre piuttosto in palla, come confermano i tempi sul giro, considerando che si piazza primo con le gomme più dure rispetto al resto della truppa che monta le Medium. L’inglese è sempre un po’ in ritardo invece. Quando stava per partire il terzo tentativo, ecco la seconda red flag.

Questa volta è la McLaren di Piastri che si pianta alla Santa Devota, danneggiando l’anteriore della MCL39. Anche in questo caso i commissari devono intervenire per ripristinare le condizioni iniziali del percorso cittadino. Sette minuti e si torna all’azione, ancora con le stesse gomme di prima. Il cielo si annuvola sul Principato e Charles continua a spingere, mostrando alta confidenza con il mezzo meccanico.

Leclerc sta guidando davvero bene

Lo stesso non si poteva dire per il suo compagno di squadra che però, finalmente, si dà una svegliata e marca un buon tempo. Il bilanciamento della Ferrari è buono ma non ancora perfetto: ci sono alcune cose da sistemare. Nei tratti super lenti alcune vetture riescono ad essere più incisive. Sebbene come detto si cerchi l’eccesso di rotazione, ci sono dei punti della pista dove il sottosterzo è ancora presente.

Inoltre, si nota ancora un leggero limite in ingresso, non troppo evidente, che non consente di centrare alla perfezione l’apice. Ovviamente, in tutto questo conterà tantissimo l’attivazione delle coperture, in grado di fornire la giusta aderenza alla vettura. Leclerc è riuscito davvero a interpretare molto bene la pista e, poco a poco, lo stesso si può dire per il britannico. Per ora le gomme sembrano funzionare.

Nel toboga monegasco i piloti possono fare tanta differenza, molta di più di quanto si può nelle altre piste. Sfiorare tutti i muri e i guardrail fa guadagnare tempo, sebbene il coefficiente di difficoltà si alzi di parecchio. È interessante notare come la trazione della Ferrari sia decisamente buona, sebbene molti abbiano criticato la sospensione posteriore, tacciandola come problema principale della vettura italiana.

L’ultima parte della sessione è dedicata alle prove con alto quantitativo di carburante a bordo. Il passo gara non è uno dei fattori importanti per il fine settimana monegasco, data la natura della pista che non permette sorpassi. Tuttavia, per fornire un feedback interessante, si nota come il posteriore sia un pelo più leggero in queste condizioni. Aspettiamo domani, alle FP3, dove un ulteriore passetto in avanti può arrivare.

Classifica Prove Libere 2, GP Monaco 2025:

  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Lando Norris (McLaren) 
  • Liam Lawson (Racing Bulls)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • Fernando Alonso (Aston Martin)
  • Alexander Albon (Williams)
  • Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Max Verstappen (Red Bull)

 

GP Monaco, resoconto Fp1: Leclerc vola malgrado l’incidente con Stroll

L’occasione di fare bene: è un po’ questa la modalità con cui Ferrari è partita verso Monte Carlo. La pista non si addice alla SF-25. Tuttavia, considerando i compromessi tecnici tra le stradine del Principato, la Rossa potrebbe risultare “meno peggio”. Senza dubbio la minaccia gomme va sventata, in quanto non saperle usare come successo a Imola significherebbe gettare alle ortiche l’intero fine settimana di gara. Le due Rosse scendono in pista con le gomme Medium, una mescola che permetterà al team di testare la messa a punto dell’auto con una certa regolarità.

Pronti via, e Leclerc quasi si schianta al Mirabeau. Per fortuna prende la via di fuga e l’auto non sfiora nemmeno le barriere. Nei primi giri si nota una Rossa piuttosto ordinata, sebbene sia decisamente presto per avere un’opinione.

Il colpo di scena, però, è solo rimandato. Inaspettatamente, dopo cinque minuti di sessione, arriva il crash della numero 16 contro l’Aston Martin di Lance Stroll. Il canadese si era spostato per far passare una vettura più veloce, per poi rientrare in traiettoria senza guardare gli specchietti. In quel momento stava arrivando Charles, che lo centra in pieno. La SF-25 non sembra avere riportato danni particolari, però.

Charles colpisce Stroll al Mirabeau

Parliamo senza dubbio dell’ala anteriore, e resta da capire in che stato sia la sospensione. Pare che alcune parti dell’ala abbiano colpito lo schema pull-rod, infatti. La direzione gara è costretta pertanto a fermare la sessione: red flag. Le prime prove libere ripartono di lì a poco, grazie alla celerità dei commissari nel ripulire la zona del Fairmont dove è avvenuto l’impatto tra le due monoposto in questione.

Ambedue le vetture italiane tornano a calcare l’asfalto, ma si differenzia la strategia sulle gomme: Hamilton resta con le Pirelli a banda gialla, mentre il monegasco passa alle Pirelli C6 (Soft). Sul canale radio della numero 16 arriva l’ok sulla monoposto, che dopo il botto non ha perso bilanciamento. Una buona notizia. Anche Bozzi conferma che, tramite i dati forniti dai sensori, non si riscontra alcun tipo di anomalia.

Dopo un paio di giri, Charles comunica al muretto box che l’anteriore della sua vettura soffre una carenza di rotazione enorme. Sebbene sembrasse che l’auto fosse in buono stato, Charles ora non è più così convinto che l’equilibrio della vettura sia ottimale. Per questo richiede un paio di volte ulteriori controlli. Bozzi non rileva nulla di particolare e gli suggerisce alcune mappature per migliorare l’inserimento della SF-25.

Charles non soddisfatto del balance

Osservando le due vetture italiane, sebbene stiano calzando mescole differenti, possiamo dire che il bilanciamento sembra abbastanza buono, ma decisamente migliorabile. Leclerc continua pertanto a spingere, cercando di levarsi di dosso questo limite, che a questo punto potrebbe non essere psicologico. Nel frattempo, Hamilton termina il suo run con le Medium e torna in garage.

Leclerc si classifica in seconda posizione, ma fa sorridere il suo messaggio in radio. Il ferrarista sostiene che, nelle curve a destra, la vettura è fortemente sottosterzante, mentre in quelle a sinistra ha parecchio sovrasterzo. Che bellezza… Anche per questo si chiede come possa essere tutto a posto sull’auto. Ciò malgrado, il passo è buono, in quanto paga un gap sulla McLaren in due curve in concreto: 5 e 10.

Hamilton torna in pista. Lo fa con un treno di Soft nuove di pacca, dove spingerà il più possibile. Nel suo primo tentativo è costretto ad alzare il piede per una sbavatura, per poi rilanciarsi. In linea generale, non emergono difficoltà eccessive. Parliamo più che altro di un eccesso di rotazione che a Monaco aiuta, se gestito al meglio. Tra i ferraristi è Charles il più in palla. L’inglese non è ancora riuscito a ottimizzare un giro.

Al contrario, la numero 16 sembra parecchio a suo agio e il suo pilota, a casa sua, sta dando davvero il massimo per alzare la confidenza con il mezzo meccanico. Il suo run con gli pneumatici usati si chiude con il miglior tempo, aspetto che conferma come la Rossa sappia usare meglio le gomme quando sono ampiamente rodate. Questo tenendo presente che per Leclerc c’è qualcosa che non va con l’auto.

Buona partenza della Ferrari

A freddo potremmo pensare che si tratti di un problema sull’asse anteriore sinistro, relativo alla convergenza che, se troppo aperta, di fatto spiegherebbe la carenza di rotazione nelle curve destrorse e il sovrasterzo nelle pieghe verso sinistra. Per dovere di cronaca, va detto che pure Lewis sbatte, ma nel suo caso contro le barriere delle Piscine 2, per poi volare sul cordolo. Per fortuna, nessun danno evidente.

La sessione volge al termine. Oltre a tutti gli inconvenienti, possiamo dire che la Rossa sembra meno peggio rispetto a quanto atteso. Charles è stato il più rapido malgrado lo scontro con l’Aston Martin, e la SF-25 si è comportata nella maniera corretta: buona nelle fasi di cornering e accelerazione. Appuntamento alle FP2 per saperne di più, quando si inizierà a fare più sul serio.

Classifica Prove Libere 1, GP Monaco 2025:

  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Lando Norris (McLaren) 
  • Alexander Albon (Williams)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • George Russell (Mercedes)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Pierre Gasly (Alpine)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Fernando Alonso (Aston Martin)