F1, GP Spagna Fp2: Ferrari in difficoltà non trova l’equilibrio della SF-25

Il team italiano è ancora in difficoltà sul giro secco: il passo in avanti sulla messa a punto non arriva

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 30 Maggio 2025 14:49


La seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna non ha offerto il passo avanti atteso dalla Ferrari. Soliti grattacapi che continuano a penalizzare il rendimento dell’auto italiana. È vero… è ancora venerdì. Tuttavia la preparazione di base del Cavallino Rampante non è parsa eccelsa. Attendiamo domani per saperne di più, nel mentre il resoconto della giornata.

GP Spagna Fp2, Ferrari testa le Medium

Nella seconda sessione di libere, le due SF-25 entrano in azione con le Pirelli a banda gialla. Le Medium, finora inutilizzate, offrono maggiore grip rispetto alle Hard, rappresentando un compromesso ideale per lavorare sulla costanza dei tempi e definire un assetto più solido. Questo è il focus del Cavallino, intenzionato a compiere un passo avanti nella gestione del bilanciamento.

Fin dal primo stint, però, la musica non cambia: il comportamento delle monoposto ricalca quanto visto in FP1. La SF-25 fatica ancora all’anteriore: l’inserimento è complicato, e in uscita riemerge il sovrasterzo. Alcune modifiche aerodinamiche, studiate per migliorare soprattutto il primo tratto del circuito, non hanno dato l’esito sperato.

Dai box arrivano indicazioni precise ai piloti: si lavora su mappature freni e regolazioni del differenziale in ingresso curva. Sull’anteriore, ulteriori ritocchi al carico disponibile cercano di recuperare l’equilibrio mancante. Uno dei nodi del weekend resta però la gestione gomme, con l’attivazione e il mantenimento della finestra ottimale che continuano a sfuggire dalle menti di Maranello.

Ferrari fatica a trovare il modo di far funzionare le mescole, e questo riguarda l’intera gamma. Leclerc e Hamilton lo comunicano chiaramente: le Medium non permettono più di un tentativo efficace. Dopo il primo push, il decadimento è immediato. Dalla radio di Charles arriva una conferma lampante: “dopo il primo giro, le gomme sono finite”.

Sottosterzo persistente, Ferrari ancora irrisolta

Dopo qualche giro per raffreddare le coperture, i piloti riprendono a spingere. Ma i limiti restano lì, identici. La vettura non gira come dovrebbe: l’anteriore non tiene e, appena si torna sull’acceleratore, il retrotreno si scompone. Una situazione che impedisce di sfruttare il potenziale della SF-25.

Il team di Maranello si concentra nuovamente sul primo settore, che già nella prima sessione era stato un punto critico. Un piccolo miglioramento si avverte, ma ora è il secondo tratto del tracciato a rappresentare il problema maggiore. Leclerc e Hamilton stanno cercando in ogni modo di cucirsi addosso una macchina che, per ora, resta ostica.

Soft: più grip ma stessa dinamica negativa

Nella seconda parte delle FP2 si passa alle Soft. Con una mescola così aderente, la speranza era quella di mitigare i difetti strutturali. Ma l’equilibrio continua a mancare. La SF-25 resta sottosterzante nei cambi di direzione e mostra meno carico rispetto ai rivali diretti, un limite ricorrente da inizio stagione.

Leclerc porta a casa un primo giro lanciato dignitoso, ma la monoposto scivola ancora troppo. Il bilanciamento è lontano dall’ideale, e il deficit aerodinamico si fa sentire soprattutto in un circuito tecnico come questo. L’impossibilità di sfruttare al meglio le altezze da progetto aggrava ulteriormente il quadro.

Dopo due tornate di raffreddamento si torna a spingere. Ma il tono di Charles via radio non lascia spazio a illusioni: non crede di poter migliorare, nonostante abbia eseguito tutte le procedure previste. E infatti, già nel secondo settore, si susseguono correzioni importanti. La Rossa non ha ancora una piattaforma stabile, e le gomme continuano a non entrare nella finestra ottimale.

Passo gara incoraggiante per Hamilton

Come al mattino, il Cavallino chiude la sessione con un long run. Stavolta, però, entrambe le vetture montano le Medium. Dopo appena due giri, Leclerc lamenta una totale assenza di aderenza. La vettura appare instabile fin da subito. Dalla pit wall arriva l’invito a proseguire comunque, portando a termine la simulazione.

A livello cronometrico, i tempi non sono del tutto negativi: mediamente solo due decimi più lenti delle McLaren in questa prima fase, pur con gomme molto stressate. Charles conferma che il grip è davvero basso, tanto da chiedere un cambio gomme anziché ulteriori modifiche all’avantreno. Contesto che puntualmente avviene.

Hamilton, invece, si mostra solido nel ritmo. La sua simulazione regge il confronto diretto con quella delle MCL38, segno che la SF-25 in configurazione gara e con serbatoio pieno può ancora dire la sua. Il problema, semmai, resta sempre quello del giro secco: troppo instabile, troppo imprecisa. È lì che si concentrano gli sforzi per la giornata di sabato, con un lavoro notturno al simulatore che potrebbe offrire qualche risposta in più.

Classifica Prove Libere 2, GP Spagna 2025:

  • Oscar Piastri (McLaren)
  • George Russell (Mercedes)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Lando Norris (McLaren) 
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Fernando Alonso (Aston Martin)
  • Pierre Gasly (Alpine)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • Liam Lawson (Racing Bulls)

GP Spagna Fp1, Ferrari testa le Medium

La resa dei conti è arrivata. Ferrari si approccia alla Spagna, dove entra in vigore la direttiva tecnica TD018, relativa alle nuove norme sulle ali flessibili. Ieri, McLaren su tutti ha reso nota l’assenza di preoccupazione verso l’aeroelasticità. In pratica, non cambierà nulla secondo il team di Woking. Lo stesso pensa Mercedes. Red Bull ha qualche speranza in più, mentre il Cavallino Rampante è convinto che, tramite la nuova ala anteriore, avrà un beneficio.

Ferrari, nuova ala e vecchi problemi

Le due Rosse scendono in pista con le gomme Hard. Un primo run con le gomme dure per verificare la messa a punto di base della monoposto. Come al solito, i due piloti della Ferrari realizzano un paio di tornate senza spingere, nel tentativo di capire se la direzione presa sul setup è quella corretta. Si cura particolarmente il settaggio all’avantreno, asse fondamentale nella pista catalana.

È bastata una tornata a Leclerc per chiedere un cambio di carico sviluppabile all’avantreno. Parliamo di sei click sull’ala anteriore: +6 per fornire una spinta verticale maggiore al front end e bilanciare quanto meglio possibile la vettura. Stessa cosa per Lewis, sebbene nel suo caso i click siano solo 3. In linea generale, notiamo subito una vettura abbastanza bilanciata, che però mostra la solita carenza di rotazione.

Per la seconda sgambata in pista viene chiesto ancora più carico all’avantreno. Va detto che si lavora molto proprio per carpire come settare al meglio la vettura, perché con la direttiva tecnica TD018, la gestione del carico è senza dubbio differente. Per ora il “main lost” sul giro è nel primo settore. Per la precisione ci riferiamo ai due decimi persi in curva 4. I ferraristi lavorano pertanto su questo aspetto.

Oltre al sottosterzo si evince un eccesso di rotazione a centro curva. La solita filastrocca, insomma, dove con troppo angolo di volante, da centro curva in poi, la SF-25 tende al sovrasterzo quando i piloti vanno sul gas. Senza dubbio è ancora presto per giudicare l’handling delle monoposto modenesi, tuttavia, almeno per ora, il solito comportamento dell’auto non sembra cambiare.

Ferrari prova ad affinare il setup

Dopo una breve pausa ai box, sempre con le Pirelli a banda bianca, le due Rosse mostrano una fase di inserimento più precisa. Parliamo soprattutto di curva 5, dove nel run precedente la carenza di rotazione era quasi imbarazzante. A margine di quanto detto, il margine di crescita pare molto ampio per la Ferrari. Si continua a perdere parecchio nel T1, dove le vetture arrivano ad accumulare sino a 3 decimi di gap.

Anche nel secondo tutto è tranne che ottimale, dove le perdite certificate sono pari mediamente a un decimo e mezzo. Bene invece nell’ultima porzione del tracciato spagnolo, dove le auto di Maranello si mostrano decisamente più comode, accumulando un vantaggio sulla concorrenza che si aggira attorno al decimo. Il vento non sta aiutando e, come sempre, sporca un po’ l’aerodinamica, ma resta il fatto che a Ferrari serve un passo avanti sul setup.

Una delle pieghe che la Rossa non sembra digerire al meglio è la 10. Davvero tanto sottosterzo ad ogni passata, dove le Rosse tendono ad allargare la traiettoria usando troppo angolo di sterzo. Parliamo di una curva che di per sé si presta molto alla carenza di rotazione, e proprio per questo bisogna cercare di contenere questo fenomeno al meglio. Al momento Ferrari non ci sta riuscendo come vorrebbe.

SF-25: con la Soft rimane lo stesso handling

Per la seconda parte della prima sessione di prove libere, il team italiano porta in pista le gomme Soft. Una mescola con molto più grip, sulla quale il lavoro di ottimizzazione per accedere al massimo grip resta cruciale. Dopo il primo tentativo con le Pirelli cerchiate di rosso, il sottosterzo resta piuttosto evidente. Il comportamento generale dell’auto non cambia, idem i punti dove la SF-25 mostra evidenti limiti.

I soliti colpetti sul volante per inserire la vettura nella giusta traiettoria non mancano nel T1, mentre nel secondo settore l’extra aderenza delle Soft soddisfa maggiormente i riscontri cronometrici. Per il resto pure la 12 non è di facile interpretazione. Anche qui, spesso troppo angolo di volante che fa partire il retrotreno in accelerazione. Cambia ancora il carico sull’avantreno con ulteriori ritocchi.

Considerando le temperature molto elevate, realizzare un paio di giri push è piuttosto complicato. Anche per questo è difficile fornire un feedback più preciso sulle auto italiane. Restano i problemi di guidabilità che non permettono alle vetture di dare il massimo. Gli alfieri di Maranello lo sentono e non sono affatto contenti. Ecco perché arrivano continui ritocchi alla messa a punto in cerca di stabilizzare la piattaforma aerodinamica.

Ferrari: passo gara da decifrare

Negli ultimi 14 minuti di questa prima sessione, le monoposto tornano a calcare l’asfalto catalano per le prove high fuel. Prove con alto carico di benzina a bordo per studiare il rendimento delle SF-25 sulla distanza dei 300 chilometri. Come sempre, la guidabilità dell’auto italiana migliora con tanta benzina. D’altronde, le Rosse stanno girando circa 5 secondi più lente rispetto a prima.

Il team diversifica la strategia: Leclerc con le Soft, Hamilton sulle Hard. I tempi sul giro di attacco sembrano più che buoni. Anche nei primi 2 giri il rendimento pareva sotto controllo. Poi, però, dal passaggio numero 4 il posteriore della monoposto inizia a scivolare. Vanno sempre interpretati bene questi test, valutando ogni fattore. A quanto capito dalla nostra direzione, le due SF-25 hanno il pieno di carburante, McLaren decisamente meno.

A livello cronometrico la numero 16 è piuttosto rapida però. Da notare il degrado praticamente pari a zero per sette giri, sino a quando l’anteriore sinistra inizia a dare i primi cenni di sfinimento. Le prime difficoltà arrivano alla tornata numero 8, tanto che Bozzi, a un minuto dalla fine della sessione, suggerisce di rallentare per poi passare alle prove di partenza sulla griglia.

Classifica Prove Libere 1, GP Spagna 2025:

  • Lando Norris (McLaren) 
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Liam Lawson(Racing Bulls)
  • Oliver Bearman (Haas)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • Yuki Tsunoda (Racing Bulls)
  • Pierre Gasly (Alpine)