Odissea Hamilton: le promesse Ferrari non mantenute e i team radio travisati

Lewis ha sposato un progetto vincente che non esiste: per questo ha già suggerito di pensare al 2026. Chiarimento sul team radio a fine gara

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 3 Giugno 2025 12:04

Hamilton soffre. Il matrimonio con la Ferrari è al di sotto delle attese. Lewis è deluso e pensa già al futuro. La sua “vita da corsa” ha ancora qualche cartuccia da spendere e non può permettersi di vagare nell’anonimato. Il britannico si è trasferito in Italia per inseguire un sogno: portare in trionfo la storica scuderia italiana. Anelito che in questo momento è parecchio lontano dall’avverarsi.

Negatività? No, solo una presa di coscienza lucida

Gli avevano promesso una vettura vincente. Eh sì… è proprio questo il fatto. John Elkann aveva fatto i conti senza l’oste, eppure la locanda è sua. Visto l’età del sette volte campione del mondo, oramai avanzata essendo a fine carriera, Lewis non aveva tempo per unirsi a un altro team e affrontare un progetto sulla lunga distanza. Al contrario, voleva staccare con il passato e calarsi all’interno di uno scenario da subito competitivo.

Era questa l’idea e il fulcro del discorso con il quale il nipote di Gianni Agnelli ha convinto Hamilton ad abbandonare Mercedes. Si parla molto degli emolumenti come condizione dominante. Non è così. È ovvio che un campione del genere si aspettava di essere pagato profumatamente, ma non è che a Brackley gli davano solo le mance. La ragione principale del suo arrivo a Maranello era solo una: vincere con Ferrari.

John aveva promesso questa condizione, o per lo meno la possibilità di lottare per la vittoria iridata. Contesto che sembrava possibile dopo l’arrivo in volata a fine 2024. Anche qui ci sarebbero da spendere due parole, ma lo faremo con un altro scritto dedicato. Giovedì pomeriggio Lewis era piuttosto giù di corda nella press conference spagnola. E lo è ancora di più dopo l’ennesima corsa deludente.

Quella frase “suggerirò presto al team di concentrarsi sul 2026” è la fotografia perfetta del suo stato d’animo. Il Re Nero ha già vissuto questa circostanza alla Mercedes, e dall’alto della sua esperienza sa che il 2025 non ha più speranza. McLaren vola. Ha il doppio dei punti della Rossa nei costruttori. E se pure i tecnici facessero miracoli con gli aggiornamenti, avvicinando la SF-25 al rendimento della MCL39, i due titoli saranno già andati. Questo pensa Lewis.

Team radio Hamilton: il chiarimento necessario sulla Ferrari SF-25

La Ferrari, vettura italiana per la stagione 2025, è nata male. A questo punto serve a poco ricordare tutti i suoi difetti. Quello che però non va fatto è travisare le comunicazioni via radio. Finita la gara, come sempre, Riccardo Adami ha fornito la posizione finale dopo che Lewis ha tagliato il traguardo, aggiornandola dopo pochi secondi per la penalità inflitta a Verstappen. Sanzione che “regala” il sesto posto finale al britannico.

Hamilton non ha commentato il piazzamento, limitandosi a descrivere il comportamento dell’auto. Sì… quella SF-25 che durante gli ultimi giri è stata sverniciata dalla Sauber di Hülkenberg, gestita dall’ex team principal della Rossa. Binotto batte Vasseur, che dopo la corsa lecca un gelato, gongola per un podio gentilmente offerto dalla Red Bull, e abbandona la pista prima che arrivi la decisione sulla possibile penalità di Charles.

Ferrari SF-25 GP Spagna 2025
Fonte: Zander Arcari
La Ferrari SF-25 di Lewis Hamilton al GP di Spagna 2025

Tornando alla fredda cronaca: Hamilton si apre in radio e risponde. Lo fa con la tristezza nel cuore, perché la sua vettura, domenica, non ha funzionato affatto. Ed è proprio qui l’equivoco. In molti hanno distorto la natura del suo messaggio. Lewis non ha detto che la SF-25 è la peggior vettura di F1 che lui abbia mai guidato. Ha solamente fatto notare che il modo in cui è stata messa in pista, parliamo di assetto, è stato il peggiore stagionale.

  • Riccardo Adami: “P7 Lewis, fai del pick-up per favore“;
  • Lewis Hamilton: “Sì… incredibile ragazzi… credo che abbiamo qualcosa di sbagliato con questa macchina… è la peggiore che è mai stata“;
  • Riccardo Adami: “C’è una penalizzazione di 10 secondi per Hamilton, quindi siamo sesti“.

Hamilton si riferisce alla peggior versione della SF-25 messa in pista quest’anno. Era questo il senso della sua comunicazione via radio. C’è una bella differenza tra chi ha scritto “Questa Ferrari è la monoposto peggiore che abbia mai guidato l’inglese nella sia carriera“. Per concludere: la situazione non è affatto buona. Leclerc è oramai esperto con Rosse problematiche, per questo sa “guidare sopra i problemi” dell’auto e porta a casa buoni risultati. Ma la Ferrari resta una vettura che non sa nemmeno lottare per vincere. E probabilmente sarà così sino al termine del campionato…