Brutta tegola per la Honda e per Luca Marini. Durante i test per la 8 Ore di Suzuka il centauro italiano, dopo un brutto crash, ha subito una lussazione dell’anca sinistra, fratture allo sterno e alla clavicola sinistra, danni ai legamenti del ginocchio sinistro e pneumotorace destro. Subito dopo la caduta è stato trasportato in ospedale e stabilizzato. Dovrà rimanere in Giappone fin quando non sarà ritenuto idoneo a un viaggio in aereo verso casa.
Il rider del team HRC stava provando una CBR1000RR-R SP per farsi trovare pronto per la 8 ore di Suzuka. La gara endurance è un’istituzione in Giappone. Ogni team schiera tre piloti che si alternano nei turni di guida. La prima edizione della sfida andò in scena nel 1978 ed era una gara nella quale correvano motociclette di varie classi. Era una sfida estrema in cui le quattro sorelle nipponiche, Honda – Yamaha – Kawasaki e Suzuki, si davano battaglia. Alla corsa si univano diversi campioni della Superbike e del Motomondiale. Nei primi anni in Honda anche Valentino Rossi prese parte per due volte alla prestigiosa gara endurance giapponese insieme a Colin Edward.
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Previsto un lungo stop
Luca Marini avrebbe dovuto partecipare alla sfida in programma dall’1 al 3 agosto. Il nativo di Urbino, dopo il weekend di MotoGP a Silverstone, ha viaggiato alla volta del Giappone per l’importante test. Il bolide lo ha tradito nel secondo giorno del programma. Il pilota è finito al suolo, accusando diverse fratture. La stagione in MotoGP è cominciata in salita, ma il ventisettenne ha concluso ogni sfida in zona punti. Il miglior risultato è stato l’ottavo posto ad Austin. In graduatoria il fratello minore di Valentino Rossi ha accumulato 38 punti. Nell’intero campionato 2024, il primo in sella alla Honda RC213V, aveva totalizzato appena 14 punti.
Chiamato a sostituire una leggenda come Marc Marquez, l’italiano non ha trovato il feeling giusto sulla moto giapponese. Abituato a una Ducati da sogno, dopo aver militato nel team VR46, ha scelto di affrontare una nuova avventura. Dopo il quindicesimo posto di Silverstone il centauro era volato nel Paese del Sol Levante per l’impegno in pista in vista della storica sfida endurance. “Grazie a tutti del supporto! Vi tengo aggiornati”, ha scritto Marini sui social. Verrà rimpiazzato da Iker Lecuona e non sono ancora chiari i suoi tempi di recupero.
Sulle orme di suo fratello Valentino Rossi
Il Dottore aveva una predilezione per i rider giapponesi, a partire da Norifumi Abe. Nell’edizione del 2000 il numero 46 si presentò a Suzuka con il compagno Edwards per far felici i vertici della Casa di Tokyo. In gara si stesero entrambi e mandarono alle ortiche la possibilità di vincere. L’edizione 2001 della 8 Ore di Suzuka fu una delle più ostiche di sempre. Ai nastri di partenza arrivarono Barros in coppia con Okada, c’erano ancora Kato e Ukawa, oltre al temibile Haga con Gobert. Rossi ed Edwards imposero un ritmo indiavolato e si aggiudicarono la corsa.
Il richiamo della pista portò anche Casey Stoner in sella a un bolide della Casa di Tokyo. La sfida del 2015, vinta dal team Yamaha Factory Racing, vide il grande ritorno alle competizioni del bicampione della MotoGP. Una volta in testa l’australiano scivolò e si fratturò scapola e tibia. Persino le leggende sono cadute, ma si sono rialzate e questo potrebbe rincuorare Luca Marini.