Dopo il trionfo di Johann Zarco nella scorsa tappa di Le Mans, la Ducati vola in UK per tornare sul primo gradino del podio. A sorpresa è stato l’esperto francese della Honda a interrompere la striscia positiva di 22 successi di fila delle Desmosedici. Una Le Mans bagnata, ricca di colpi di scena, ha permesso uno stravolgimento dei valori. In condizioni normali la Ducati è la favorita assoluta su tutti i tracciati del calendario. C’è una Desmosedici in particolare che da inizio anno è, decisamente, più forte delle altre.
Marc Marquez ha vinto tutte le Sprint Race, registrando 3 successi nelle sfide domenicali. Il numero 93 sta lasciando le briciole al suo compagno di squadra. Pecco Bagnaia è sempre più in crisi psicologica, attardato anche nei confronti di Alex del team Gresini Racing. Il distacco in classifica dalla vetta per il torinese è già di 51 punti. Nella scorsa annata, sul tracciato di Silverstone, la Casa di Borgo Panigale celebrò un pokerissimo con Enea Bastianini, Jorge Martin, Pecco Bagnaia e Marc Marquez nelle prime 4 posizioni. I primi due hanno cambiato squadra. Il romagnolo sta faticando in sella alla KTM e sembra passato un secolo dal successo ottenuto nel 2024 sul tracciato inglese, mentre Jorge Martin è sempre fuori per infortunio.
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Le caratteristiche del tracciato inglese
Il Gran Premio di Gran Bretagna ha avuto due sedi distinte. Si è corso a Silverstone dal 1977 al 1986, e poi al Donington Park dal 1987 al 2009, prima di fare ritorno a Silverstone dal 2010 a oggi. L’edizione del 2018 è stata annullata a causa del maltempo, mentre quella del 2020 è stata del tutto cancellata a causa della pandemia di COVID-19. Situato tra il Buckinghamshire e il Northamptonshire, Silverstone è nato come aeroporto militare.
Per questo motivo ha conservato dei lunghi rettilinei, intervallati da zone miste spettacolari. Lungo 5,891 km è tra i più ostici dell’intero Motomondiale. Consta 18 curve (10 a destra e 8 a sinistra) e un rettilineo di 770 metri, con una larghezza di 15 metri. I punti di frenata più duri sono: complesso Maggots-Becketts-Chapel (curva 2-3-4); Stowe, curva verso destra alla quale si arriva a tutta velocità dall’Hangar Straight; Brooklands, la penultima curva in uscita dal rettilineo dopo l’Arena.
Si possono effettuare sorpassi nella serie Maggots-Becketts-Chapel; a Stowe, sfruttando la scia sull’Hangar Straight; chicane Vale, stando al codone del pilota che precede; complesso Arena, nell’incrocio di traiettorie; Brooklands e Luffield, nell’ultimo settore. In passato vi sono stati duelli epici come quello tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez del 2013, il podio tutto italiano del 2015 e il trionfo di Alex Rins nel 2019. Il record di successi nel GP di Gran Bretagna appartiene a Valentino Rossi: 7 a Donington (una in 125, una in 250 e 5 in MotoGP) e un trionfo a Silverstone nel 2015.
Il favorito per la vittoria
Il pilota in attività con il maggior numero di pole position è Marc Marquez. Le ha ottenute tutte in Honda, prima dell’infortunio, nel 2013, 2014, 2015, 2017, 2019. Lo spagnolo non trionfa dal 2014 e vorrà sfatare questo tabù. Pecco ha conquistato a Silverstone l’edizione del 2022. In quell’occasione riaprì la contesa del Mondiale, sfruttando una pessima performance dell’ex campione Fabio Quartararo. Potrebbe essere di buon auspicio, ma la pressione su Pecco sta crescendo.
Davide Tardozzi, come riportato su Corsedimoto.com, ha tuonato: “Quest’anno il livello è aumentato più di quanto Pecco sia migliorato. Deve migliorare ancora e credo che abbia il potenziale. Finora non è riuscito a mettere insieme le idee. È sempre stato il migliore in frenata e in entrata in curva. Gli manca questa capacità e stiamo lavorando per restituirgliela“.