BlaBlaBus, il servizio di BlaBlaCar che si estende anche agli autobus

BlaBlaCar ha deciso nel 2019 di provare a estendere i propri servizi agli autobus, per poter offrire ai clienti più spazio per i bagagli e prezzi vantaggiosi

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Silvia Giorgi

automotive specialist

Silvia Giorgi è una web content writer specializzata in automotive, accreditata FIA. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali.

Pubblicato: 10 Luglio 2020 12:54Aggiornato: 4 Dicembre 2024 17:51

La società di carpooling di grande successo ha deciso nel 2019 di lanciare un nuovo servizio, si tratta di BlaBlaBus.

Arriva BlaBlaBus

Il primo autobus legato a questo progetto innovativo è partito a luglio 2019 da Bologna in direzione Montpelier, fermando a Parma, Genova, Nizza, Marsiglia e Tolone. In questo caso, però, funziona come un autobus tradizionale. Il servizio di “bus sharing”, infatti, funziona prenotando il proprio posto per la tratta a cui si è interessati, come un classico viaggio in pullman. L’idea del gruppo è comunque innovativa: è infatti quella di dare la possibilità di bloccare prima il viaggio e, di conseguenza offrire più spazio per i bagagli.

BlaBlaCar è nato in Francia nel 2016 e dopo soli tre anni era già attivo in 22 Paesi del mondo. L’idea di condividere il viaggio in auto, infatti, anche nel 2019 continua ad avere successo e ad espandersi. In quell’anno, il 2019, nasce quindi l’intenzione di allargare i servizi a disposizioni dei clienti, offrendo loro questa nuova opportunità.

Andrea Saviane, nel 2019 direttore generale del gruppo in Italia, ha dichiarato: “Carpooling e bus sono offerte tra loro complementari, che aggiungono qualcosa di più al cliente. Non sostitutive, parlano allo stesso pubblico, che punta su tariffe low cost e ha necessità di coprire tratte lunghe”. Quello che cambia è la pianificazione: con l’auto, prenoti a ridosso della data di partenza, il viaggio in bus invece è programmabile anche mesi prima.

La scelta delle tratte da coprire con i pullman, poi, è mirata. “Optiamo per quelle più frequentate, dove siamo sicuri che ci sia domanda e possiamo riempire i mezzi”, ha detto ancora Saviane. “Abbiamo calcolato che un autobus pieno al 60% impatta meno sull’ambiente che un’auto con 4 persone a bordo: le emissioni di anidride carbonica per persona sono meno elevate”, spiega ancora.

Piani di crescita

Già durante la stagione estiva del 2019, ci saranno dei viaggi che collegheranno destinazioni rilevanti in Europa come Barcellona, Parigi, Monaco, Berlino con partenze da Bologna, da Bergamo, Da Milano, da Torino, da Parma e da Genova. Entro la fine di quell’anno, l’obiettivo era di aggiungere ben dieci città italiane collegate con le principali capitali europee grazie al servizio BlaBlaBus.

Blablabus

Nel primo periodo ci sono stati prezzi lancio e quindi dei viaggi in offerta e scontati, poi hanno seguito l’andamento classico del dynamic pricing e quindi da 4.99 euro. Chi prenota per primo solitamente è agevolato da tariffe più economiche e poi via via salendo. I prezzi comunque, secondo Saviane, sono molto competitivi rispetto agli altri competitors sul mercato.

Per quanto riguarda la flotta, tutti i pullman del nuovo servizio di BlaBlaCar sono Euro 6 con differenti accessori utili a bordo, come prese elettriche, wi-fi e toilette o ancora la possibilità di stivare le valige grandi e tenere con sé i bagagli a mano.

BlaBlaBus dimostra come la società stia prendendo la direzione della multimodalità, un trend mondiale che unisce più servizi integrati in una sola piattaforma. Saviane ha infatti concluso con queste parole: “L’obiettivo è quello di diventare i leader del trasporto condiviso su strada in ambito extraurbano. La condivisione rimane sempre il nostro focus”.

Nel 2024, l’idea è quella di andare verso l’elettrico ma in Italia i bus elettrici sono pochi: la loro diffusione, infatti, è solo dell’1,3%. Quello invece di BlaBlaCar trova gli italiani più pronti. Secondo le statistiche, più del 60% dei nostri connazionali sarebbe pronto ad abbandonare la proprietà dell’auto, in futuro, nonostante il rapporto di mobilità riveli che ad oggi è ancora l’auto il mezzo preferito dagli italiani per i propri spostamenti.