Bollo auto in arrivo novità, cosa cambia dal 2026

Tante novità per il bollo auto: a partire dal 2026, infatti, entrano in vigore meccanismi differenti per i pagamenti ma il sistema di calcolo della tassa non cambierà

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Davide Raia

esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Pubblicato: 1 Novembre 2025 07:30

Dal 2026 sono previste diverse novità per il bollo auto, la tassa automobilistica legata al possesso di un veicolo. In particolare, le novità riguardano le scadenze e le tempistiche dei versamenti del bollo mentre non viene modificato il sistema di calcolo con cui viene determinato l’importo dell’imposta da pagare di anno in anno.

C’è un’altra novità da tenere in considerazione: il nuovo sistema che regolerà le tempistiche dei pagamenti del bollo auto sarà attivo per le vetture immatricolate dal prossimo anno. La misura, per quanto molto importante, non sarà retroattiva e, quindi, non coinvolgerà le vetture già in circolazione oggi. Non cambia nulla (salvo sorprese in arrivo nelle prossime settimane) per il Superbollo, nonostante una possibile cancellazione sia, da tempo, nei piani del Governo, anche per via di un gettito fiscale che spesso viene ritenuto poco rilevante. Andiamo a fare il punto su tutte le novità in arrivo.

Cosa cambierà

Le novità relative alla normativa che regola il bollo auto saranno valide a partire dal 1° gennaio 2026. Chi acquisterà una nuova vettura a partire da tale data dovrà versare l’importo del bollo auto entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui il mezzo è stato immatricolato. Per il pagamento della tassa negli anni successivi, invece, il versamento andrà effettuato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione.

In sostanza, chi acquisterà un’auto con immatricolazione il 10 gennaio 2026 sarà tenuto al pagamento del primo bollo entro la fine di febbraio 2026 mentre per gli anni successivi la scadenza sarà fissata al 31 gennaio. Per alcuni automobilisti, in ogni caso, il nuovo sistema non rappresenta una novità assoluta. In alcune regioni italiane, come la Lombardia, questo meccanismo viene già adottato.

Da segnalare che un contribuente potrà pagare il bollo in una Regione differente a quella di residenza. Saranno le amministrazioni locali a occuparsi del trasferimento della somma all’ente corretto. Un’altra novità riguarda il pagamento del bollo in un’unica soluzione. Solo per alcune specifiche categorie, inoltre, le Regioni potranno concedere la possibilità di pagare in 3 rate (quindi ogni 4 mesi). Restano confermati tutti i sistemi per controllare il pagamento del bollo.

Confermato il Superbollo

Per il momento, inoltre, non ci sono modifiche alla normativa sul Superbollo che continuerà a rappresentare la tassa aggiuntiva da pagare per i proprietari di un’auto con potenza superiore a 185 kW (251 CV). L’ipotesi di una cancellazione di questa tassa resta ancora valida anche se, per il momento, non sembrano esserci piani per un’eliminazione già per il 2026. Il Superbollo è, da tempo, al centro dei piani del Governo. Questa tassa viene vista come un freno al mercato, in quanto scoraggia gli acquirenti a puntare su modelli più costosi e potenti, e rappresenta anche una fonte limitata di gettito fiscale (con entrate di circa 200 milioni di euro per le casse dello Stato). Ulteriori dettagli in merito a una possibile cancellazione potrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane ma, almeno per il prossimo anno, non dovrebbe cambiare nulla.