Dazi Usa, auto tedesche sotto pressione: trattative segrete con Washington

Le Case tedesche (Volkswagen, Mercedes e BMW) sarebbero in trattativa con l'amministrazione americana per evitare i dazi: ecco cosa prevededono le trattative

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Davide Raia

esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Pubblicato: 31 Maggio 2025 15:30

I dazi voluti da Trump sono uno dei temi caldi del settore delle quattro ruote e rischiano di diventare un problema enorme per le Case costruttrici europee, con volumi di vendita importanti sul mercato americano ma con sedi produttive dislocate in altri Paesi. In queste settimane di incertezza, diverse aziende europee stanno cercando le giuste contromisure per trovare il modo di evitare che i dazi definiti dagli Stati Uniti diventino un ostacolo insormontabile per la crescita.

Le ultime indiscrezioni confermano che le Case tedesche sarebbero in trattativa con l’amministrazione americana per tentare di trovare un accordo ed evitare i dazi. Il Gruppo Volkswagen, che comprende anche i brand Audi e Porsche, oltre a BMW e Mercedes-Benz potrebbero soddisfare alcune richieste ben precise da parte del Governo americano per ottenere dei “crediti” in grado di compensare la presenza dei dazi. Le aziende in questione sarebbero pronte a incrementare la produzione di nuove auto sul territorio americano nel corso dei prossimi anni, andando, di conseguenza, a ridurre le importazioni.  Indiscrezioni in tal senso sono state riportate anche da Reuters.

La trattativa in corso

I dazi di Trump puntano a proteggere l’industria automotive americana e, quindi, intendono spingere i costruttori a produrre sul territorio a stelle e strisce le auto che saranno poi vendute agli automobilisti americani. Questi obiettivi non riguardano solo le aziende locali come Ford e General Motors ma anche (e soprattutto) aziende europee. Le tre Case tedesche, quindi, pur di evitare i dazi, sono pronte a modificare i piani produttivi.

Le trattative sono in corso e potrebbero portare all’avvio della  produzione di diversi nuovi modelli sul territorio americano. BMW, ad esempio, potrebbe aumentare la produzione nello stabilimento di Spartanburg, in South Carolina, in modo da incrementare sia la quota di auto prodotte e vendute direttamente negli Usa sia le esportazioni, dagli Usa verso altri mercati. A causa dei dazi, nel frattempo, BMW starebbe registrando perdite record.

Nel frattempo, Mercedes-Benz sta già lavorando all’avvio di una nuova linea produttiva dedicata alla Mercedes GLC, che sarà realizzata negli Stati Uniti a partire dal 2027. Altri progetti potrebbero seguire nel corso dei prossimi anni, con un sostanziale rafforzamento delle attività produttive del Gruppo sul territorio americano.

Anche il Gruppo Volkswagen non intende stare a guardare. Attualmente, ci sarebbero vari progetti in corso, con un focus sul marchio Audi che dovrebbe incrementare, in modo sostanziale, la quota di unità prodotte negli Stati nei prossimi anni. In questo modo i tre colossi tedeschi potrebbero riuscire a minimizzare l’impatto dei dazi voluti da Trump. Il valore azionario delle tre aziende è in crescita in questi ultimi giorni, anche grazie a queste indiscrezioni.

Sempre più auto americane in Europa?

Contestualmente, queste decisioni potrebbero modificare anche il ruolo degli Stati Uniti come esportatore di auto, soprattutto nei confronti dell’Unione Europea. Attualmente, infatti, i principali fornitori di auto per i mercati UE (senza considerare la quota di auto prodotte direttamente nei Paesi UE) sono Cina, Giappone, Regno Unito e Turchia. Gli Stati Uniti sono solo al quinto posto e potrebbero scalare presto la classifica. Quest’obiettivo potrebbe essere annullato dai contro-dazi che l’Europa potrebbe applicare alle merci prodotte negli Stati Uniti nel corso dei prossimi mesi. Maggiori dettagli in tal senso arriveranno a breve.