Ecotassa e incentivi, il sistema bonus-malus approvato

Nel testo della Legge di Bilancio è stata approvata anche la parte relativa a nuovi incentivi e tasse sulle auto

La manovra finanziaria e il relativo maxi emendamento sono stati approvati, la fiducia è stata ottenuta con 167 voti favorevoli.

78 sono stati invece quelli contrari e 3 gli astenuti al voto, l’obiettivo di ottenere l’ok dal Senato quindi è stato finalmente raggiunto. Le opposizioni hanno ovviamente mosso le loro critiche e continuano a farlo, perché non hanno potuto leggere e analizzare il testo. Il Pd invece non ha nemmeno partecipato al voto in segno di protesta. In tutto quello che è stato deciso, all’interno del testo, come ben sappiamo e ne abbiamo parlato molto negli scorsi giorni, c’è anche un provvedimento relativo alle auto.

L’Ecobonus è confermato per l’acquisto di automobili che hanno un basso impatto ambientale e quindi le cui emissioni di CO2 non superano i 70 g per ogni km di percorrenza. Questi valori corrispondo alle misurazioni effettuate con il vecchio ciclo di omologazioni NEDC e non con quello più recente che conosciamo, il WLTP. Il tetto massimo è di 61.000 euro di prezzo di listino iva compresa. Questo significa che dal primo marzo 2019 tutti coloro che acquisteranno un’auto che emette fino ad un massimo di 20 g di CO2 per ogni km di percorrenza, e a questa caratteristica rispondono praticamente solo le vetture con motorizzazione elettrica, potranno beneficiare di un’agevolazione del valore di 4.000 euro o 6.000 euro in funzione al fatto che si rottamerà o meno la vecchia macchina, che rientra dagli Euro 1 agli Euro 4, escluse incredibilmente le Euro 0.

Le previsioni sulle risorse investite vedono 60 milioni di euro per il prossimo anno e altri 70 milioni per i successivi, fino al 2021. Quello che rimane è la tassa per chi inquina, quella tanto odiata e maledetta dagli automobilisti. Infatti tutti quelli che mantengono un’auto che registra emissioni di CO2 superiori alla soglia di 160 g per ogni km di percorrenza, sempre secondo il ciclo di omologazione NEDC e non il recente WLTP, dovranno pagare la famosa tassa. Questa parte da 1.100 euro per chi emette fino a 175 grammi, aumenta poi a 1.600 euro per emissioni fino a 200 grammi, 2.000 euro per le auto inquinanti con emissioni dai 201 ai 250 grammi per km e infine 2.500 euro per tutti quelli che emettono più di 250 g di CO2 per ogni km percorso. Il 27 dicembre la Camera esaminerà il testo e entro la fine dell’anno lo stesso dovrà essere approvato con eventuali modifiche.