Il prezzo di benzina, diesel e gpl in autostrada oggi

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Redazione

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Pubblicato: 2 Novembre 2025 08:00

Oggi, 02 novembre 2025, riportiamo i prezzi medi dei carburanti praticati lungo la rete autostradale italiana sulla base dell’ultimo aggiornamento disponibile. Nella tabella qui sotto trovi i valori per benzina, gasolio, gpl e metano, con indicazione della modalità di erogazione. Ricordiamo che il prezzo alla pompa deriva dall’insieme di una componente industriale (costo del prodotto e margini della filiera) e di una componente fiscale (accise e Iva), elementi che determinano il costo finale pagato dagli automobilisti.

Il prezzo dei carburanti in autostrada

Aggiornamento: 01-11-2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Benzina SELF 1.802
Gasolio SELF 1.750
GPL SERVITO 0.832
Metano SERVITO 1.492

Come si compone il costo dei carburanti

Benzina: il prezzo finale della benzina è il risultato dell’equilibrio tra componenti fiscali e industriali. La quota fiscale pesa per il 58% e include accise e Iva: è la parte più rilevante ed è tendenzialmente stabile nel tempo, salvo decisioni normative. La componente industriale vale il 42% e si divide in due elementi: il costo della materia prima (30% del prezzo) e il margine lordo della filiera (12%). La materia prima riflette le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi e l’effetto del cambio euro/dollaro: quando il dollaro si rafforza o le quotazioni internazionali crescono, il costo del prodotto raffinato in euro aumenta e tende a trasferirsi sul prezzo alla pompa. Il margine, pari al 12%, rappresenta lo spazio economico su cui operatori e distributori possono intervenire per modulare il prezzo in funzione dei costi logistici, della concorrenza locale e delle politiche commerciali (per esempio promozioni o adeguamenti di servizio). In sintesi, a parità di pressione fiscale, i movimenti quotidiani del prezzo della benzina dipendono soprattutto dall’andamento delle quotazioni internazionali e dal cambio, mentre gli aggiustamenti del margine incidono sul ritmo e sull’intensità con cui tali variazioni arrivano al consumatore finale.

Gasolio: nel caso del gasolio la ripartizione tra le componenti è differente. La quota fiscale pesa per il 45% del prezzo, mentre la componente industriale arriva al 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima incide per il 45% e il margine lordo per il 10% del prezzo finale. Anche per il gasolio, la materia prima risente direttamente delle quotazioni internazionali dei distillati medi e dell’andamento del cambio euro/dollaro: un deprezzamento dell’euro o un rialzo dei prezzi internazionali si traduce in un incremento del costo industriale e, di conseguenza, in maggiori listini alla pompa. Il margine del 10% è la leva su cui l’operatore può agire per allineare i prezzi alle condizioni di mercato, assorbire parte della volatilità o riflettere i costi di logistica e servizio tipici della rete autostradale. Rispetto alla benzina, il gasolio è spesso più sensibile alle dinamiche della domanda dei trasporti e del riscaldamento in alcune stagioni, elementi che possono amplificare gli effetti dei movimenti delle quotazioni. In ogni caso, la combinazione tra andamento internazionale, cambio e politiche di margine determina il prezzo finale pagato dagli utenti.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.