Il 2024 inizia all’insegna delle grandi novità nella città di Milano, con la metropolitana che si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione con l’arrivo dei super-tornelli. Nel capoluogo lombardo, che sempre più di recente è finito al centro della cronaca per atti di violenza o per mancata sicurezza in città, ci si attrezza per cercare di arginare quanto più possibile tali azioni e il punto di partenza, per il Comune, sono proprio le metro che dal 2 gennaio potranno contare su un aiuto in più.
Presentati dall’assessore alla mobilità Arianna Censi come strumenti che renderanno impossibile “scavalcare o passare sotto la barriera”, i super-tornelli sono ormai realtà. Ma come funzionano e dove si trovano?
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Super-tornelli nella metro di Milano
L’arrivo dei super-tornelli nella metropolitana di Milano è la grande novità del 2024, ma per vederli in giro per le fermate delle 5 linee del capoluogo lombardo bisognerà attendere. Dal 2 gennaio 2024, infatti, sono entrati in servizio i primi tornelli nella stazione metro M3 di San Donato e presto ne arriveranno molti altri in 6 stazioni.
Ad accogliere i nuovissimi tornelli saranno le stazioni di Duomo M3 e Duomo M1, Cadorna M1 e Cadorna M2, Centrale M3 e Rogoredo M3. E in queste fermate, nel futuro, sarà resa più difficile la vita a chi viaggia senza biglietto. Infatti i super-tornelli sono pensati per impedire di entrare e uscire senza pagare il tagliando, con una struttura difficile da aggirare.
Nello specifico, infatti, parliamo di un sistema dotato di due porte scorrevoli, alto 2.30 metri e che di fatto impedisce di essere scavalcato. È inoltre implementato con un sensore che rileva l’attraversamento in contemporanea di due o più persone, inviando una segnalazione al sistema centrale di supervisione che monitora gli accessi anomali. In poche parole, quindi, niente più salti e niente più “trenini” all’uscita, ma il tornello si aprirà solo passando un biglietto valido.
I tornelli presentati da Atm e dall’assessore
A parlare con orgoglio e soddisfazione dei nuovissimi super-tornelli ci hanno pensato Atm, l’azienda che si occupa dei trasporti sul territorio milanese, e Arianna Censi, assessore alla mobilità.
L’azienda ha sottolineato che si tratta di un’iniziativa che rafforza l’impegno nel contrasto all’evasione tariffaria, un sistema che andrà a inserirsi in un progetto più ampio che da anni viene portato avanti da Atm che ha aumentato il numero dei controllori in giro per le metropolitane milanesi. Ma nonostante le attività di controllo, c’è chi ancora riesce ad aggirare il pagamento del biglietto. Ma un numero è importante: il tasso di evasione è calato sotto il 2,6% dopo gli anni della pandemia nei quali, non essendo possibile svolgere controlli per legge, era aumentata l’attitudine a non rispettare le regole.
A presentare i tornelli anche l’assessore Censi, che sui social ha esaltato il sistema anti-evasione.
L’assessore alla mobilità ha spiegato che nelle sette stazioni della metro prima citate sarà “impossibile scavalcare o passare sotto la barriera” e che presto altri ne entreranno in funzione. Alla stazione di San Donato, capolinea della M3, ne saranno installati 27, mentre tra Duomo, Cadorna, Centrale e Rogoredo ne entreranno presto in scena 172 con l’obiettivo di fermare i furbetti.
E chi verrà colto in flagrante sarà costretto a pagare la multa. Nello specifico saranno 35 euro più il prezzo del biglietto se la sanzione sarà conciliata sul posto, se no saranno 50 euro più il prezzo del biglietto se il pagamento sarà effettuato entro 5 giorni dalla contestazione. Ma non è finita qui, perché in caso di ulteriore ritardo la multa salirà a 65 euro più il biglietto, se il pagamento sarà effettuato entro 60 giorni.
Nel caso in cui il pagamento non dovesse essere effettuato entro 60 giorni, la sanzione sarà applicata per intero e sarà compresa tra i 120 e i 150 euro più il prezzo del biglietto sulle tratte urbane e tra i 104 e i 130 euro più il prezzo del biglietto sulle tratte interurbane.