
Il 2022 è iniziato nel peggiore dei modi: ci stavamo portando dietro ancora gli strascichi di una pesante crisi causata dalla pandemia mondiale di Covid e a febbraio è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina. E, come se non bastasse, sono aumentati vertiginosamente i prezzi del carburante e saliti alle stelle i costi dell’energia, con bollette da capogiro per le famiglie italiane.
A causa di questi rincari così forti e “pericolosi” per la popolazione del Bel Paese, il governo italiano ha deciso di intervenire per riuscire a riparare almeno in parte. E così ha previsto un taglio delle accise sulla benzina, per riuscire a far tornare i prezzi alla pompa a un livello accettabile, almeno sotto i 2 euro al litro (si era andati anche oltre, fin troppo). E oggi come procede?
L’andamento dei prezzi del carburante
Niente da dire per il prezzo del diesel, ma la benzina alla pompa torna ad essere troppo cara. Continuano a salire i prezzi, arrivano a sfiorare 1,90 euro al litro (media nazionale del self service) e oltre i 2 euro al litro per il servito. Il diesel invece resta sul livello “accettabile” di 1,83 euro al litro in modalità self, sfiora i due euro il servito (1,96 euro/litro). Le quotazioni internazionali sono in forte rialzo, Brent a 110 dollari al barile, tutte informazioni che abbiamo in mano grazie alle rilevazioni consuete che fa Staffetta Quotidiana. Tamoil, Q8 e IP invece diminuiscono i prezzi consigliati del gasolio di un centesimo al litro, IP registra però un rialzo pari a un centesimo al litro sulla benzina.
Prezzi medi del carburante in Italia
Secondo l’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico e i dati elaborati da Staffetta Quotidiana, quelli che seguono sono i prezzi medi praticati da parte dei distributori in Italia, con rilevazione effettuata alle 8 di domenica 22 maggio su circa 15.000 impianti di distribuzione del carburante:
- benzina self service costa 1,886 euro/litro (+6 millesimi, compagnie 1,889, pompe bianche 1,878);
- diesel self service venduto a 1,826 euro/litro (-10, compagnie 1,831, pompe bianche 1,814);
- benzina servito a 2,013 euro/litro (+6, compagnie 2,054, pompe bianche 1,933);
- diesel servito a 1,958 euro/litro (-14, compagnie 2,003, pompe bianche 1,871);
- il costo del GPL servito passa a 0,835 euro/litro (-2, compagnie 0,842, pompe bianche 0,826);
- il metano servito a 1,861 euro/kg (-10, compagnie 1,925, pompe bianche 1,810);
- il Gnl arriva a 2,094 euro/kg (-2, compagnie 2,113 euro/kg, pompe bianche 2,078 euro/kg).
E sulle autostrade invece i prezzi sono i seguenti:
- benzina self service a 1,949 euro/litro;
- benzina in modalità servito a 2,165/litro;
- gasolio self service venduto a 1,908 euro/litro;
- gasolio in modalità servito invece a 2,142/litro;
- GPL a 0,920 euro/litro;
- metano a 2,263 euro/kg;
- Gnl a 2,092 euro/kg.
Decreto legge “anti rincari”: cosa prevede
Decreto legge “anti rincari”, parliamo di misure urgenti che il governo dovrà varare per riuscire a limitare quelli che sono i tragici effetti economici derivanti dalla crisi in Ucraina: è arrivato il via libera, si parte. Il piano d’azione era già definito, le manovre da mettere in atto sono state a lungo discusse e l’obiettivo è ovviamente non far pesare troppo l’emergenza sulle tasche degli italiani.
All’interno del decreto si parla anche di accise sui carburanti, che come sappiamo erano già state tagliate: oggi si è deciso di prorogare questo provvedimento dal 3 maggio fino all’8 luglio (per diesel e benzina). Per la benzina l’accisa passa da 728,40 a 478,40 euro per 1.000 litri, per il gasolio da 617,40 a 367,40 euro per 1.000 litri. Si riduce al 5% anche l’aliquota IVA sul gas naturale per autotrazione.