Sicurezza stradale, il sistema per prevenire il crollo dei ponti

Anas si impegna su questo fronte, per riuscire a monitorare lo stato di manutenzione della rete autostradale

Dopo le tragedie per il crollo dei ponti, primo il Viadotto Morandi, Toninelli ha lanciato l’allarme sulla stabilità delle strutture dell’Autostrada dei Parchi.

Le linee di comunicazione in Italia sono quindi costantemente sotto i riflettori e al centro di dibattiti e discussioni. Anas quindi si muove per creare nuove tecnologie pronte a sorvegliare e programmare la manutenzione delle infrastrutture stradali. Un recente accordo con il Senseable City Lab Consortium del Massachusetts Institute of Technology di Boston, permetterà di studiare e trovare dei sensori mobili per aumentare le attività di controllo dei ponti e dei viadotti, attraverso l’impiego di personale qualificato.

Il sistema di vigilanza a intelligenza artificiale è stato sperimentato lo scorso anno ed è in fase d’installazione su una prima tratta che permetterà ad Anas di verificarne il funzionamento sulle autostrade A90 Grande Raccordo Anulare di Roma e A91 Roma-Aeroporto di Fiumicino, grazie al controllo dell’infrastruttura stradale che si basa sui dati rilasciati dai sensori dei dispositivi mobili e delle centraline delle auto più moderne.

Anas, nel corso di quest’anno, ha eseguito più di 37.000 ispezioni sui 13.000 ponti, viadotti e cavalcavia in gestione e il recente patto con il MIT contribuisce a sperimentare un sistema che riesce a raccogliere e mostrare informazioni più dettagliate sul funzionamento delle opere. La sperimentazione inizierà proprio su una delle tratte più trafficate e problematiche d’Italia, il GRA di Roma, che conta picchi di 168.000 macchine al giorno e la Roma-Fiumicino, come già detto, con più di 100.000 veicoli nella circolazione quotidiana.

Anas ha adottato un modello di Road Asset Management, presente nel piano investimenti 2016-2020, per soddisfare le esigenze di gestione e manutenzione del patrimonio infrastrutturale stradale, in modo efficiente e sostenibile, attraverso una pianificazione a lungo termine. In particolare, lo scorso anno sono state avviate delle importanti trasformazioni nel sistema di gestione e sorveglianza di ponti e viadotti: è stato implementato il modulo di Gestione dei Ponti, è stato revisionato il processo di Sorveglianza ed è stata definita la strategia per l’utilizzo delle tecnologie per il monitoraggio delle opere, che prevede ispezioni trimestrali del personale di esercizio e un’ispezione tecnica più approfondita una volta all’anno.

Anas si è attivata anche con il monitoraggio strumentale dei siti con maggiore potenziale di criticità, tenendo conto che anche l’assetto idrogeologico del territorio ha un ruolo fondamentale per la sicurezza stradale. Così Anas esegue studi e ricerche generali anche stringendo delle collaborazioni con gli Enti competenti su questa tematica, per evitare gravi episodi come quelli già accaduti. Si stanno facendo quindi passi da gigante sul monitoraggio della rete, il primo livello controlla il comportamento delle opere con sensori gestiti da un algoritmo a intelligenza artificiale, segnalando le anomalie, il secondo e terzo livello di controllo invece saranno installati solo sulle opere che evidenziano delle problematiche, per conoscerne in maniera approfondita lo stato e il comportamento.