Un popolo di santi, poeti, navigatori e… guidatori pazienti. Dalla “Retrospettiva 2021” di Waze sulle abitudini degli italiani al volante emerge infatti che i nostri concittadini ritengono essere particolarmente pazienti quando si mettono alla guida. Secondo quanto emerge dal report commissionato dall’app di navigazione social a OnePoll, il 53% degli automobilisti italiani dichiara di aspettare pazientemente che l’auto davanti a loro riparta, senza suonare il clacson.
Non ci si deve dunque sorprendere se gli italiani ritengono la loro esperienza di guida più che soddisfacente. Mediamente, gli automobilisti assegnano un bel 7 al tempo che trascorrono all’interno dell’auto. In particolare, gli italiani tra i 35 e i 44 anni sono i più soddisfatti al volante, mentre la fascia d’età successiva (tra 45 e 54 anni di età) è quella che dimostra più indolenza e si ritiene meno contenta del tempo trascorso all’interno dell’abitacolo. Insomma, secondo l’indagine dell’app di navigazione (in continuo aggiornamento, con nuove funzioni pensate per facilitare la vita degli automobilisti) più passano gli anni meno siamo felici di metterci al volante.
L’analisi commissionata da Waze ci restituisce anche uno spaccato di quelle che sono le abilità e le paure degli italiani alla guida (quella Anas di qualche settimana fa, invece, ci aveva mostrato le peggiori abitudini degli automobilisti nostrani). I più anziani – tra 55 e 64 anni di età – sono i più bravi nel parcheggiare in parallelo, mentre i neopatentati sono i più timorosi (con il 22% che si rifiuta categoricamente di tentare di effettuare un parcheggio a “S”).
E sono sempre i più giovani – in questo caso, quelli della fascia d’età compresa tra i 18 anni e i 34 anni – quelli più timorosi di restare a secco: anche se il serbatoio è pieno per 3/4, gli intervistati da Waze affermano di mettersi subito alla ricerca del distributore più vicino, onde evitare di trovarsi in difficoltà.
Anche se nel corso del 2021 l’auto è stata utilizzata principalmente per fare shopping o visitare amici e familiari, il 21% si dice pronto a cambiare casa nel caso in cui questo gli consentisse di accorciare il tragitto casa-lavoro. Il 9% dei 35-44enni, invece, sarebbe disposto a cambiare lavoro nel caso in cui la nuova occupazione gli consentisse di effettuare un viaggio in auto più breve.
Il traffico, poi, sembra essere il peggior incubo degli automobilisti italiani. Per vivere un anno senza incolonnamenti e rallentamenti vari, gli automobilisti italiani sarebbero pronti a rinunciare all’alcol (35% degli intervistati), allo smartphone (6% degli intervistati) e allo shopping (19% degli intervistati con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni di età).