Guardare al passato per proiettarsi al futuro. Dopo averne preannunciato il ritorno negli scorsi mesi, Opel mostra per la prima volta il nuovo SUV Frontera. La versione originale, risalente agli anni Novanta, ha rappresentato un progetto vincente, prefigurando l’esplosione dei veicoli a ruote alte.
Pertanto, rispolverarne il nome significa ammiccare a una determinata fetta di pubblico, legata alla tradizione, in particolare a quella del del Blitz. Ma non è un semplice revival. Infatti, presenta un powertrain elettrico o, in alternativa, ibrido a 48 volt.
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Linee robuste, solide e moderne
A colpo d’occhio, appare evidente cosa cerchi di fare Opel col nuovo ingresso. La carrozzeria brilla in robustezza, tale da esprimere una spiccata virilità, all’insegna anche della modernità. Il logo del filmine, “firma d’autore” della Casa, domina il centro del Vizor, la griglia anteriore integrante i fari Eco LED con abbaglianti automatici.
Un’apertura di raffreddamento imponente domina il frontale, a sottolineare l’animo solido e possente dello Sport Utility. Tre distinti blocchi luminosi, separati da inserti in tinta carrozzeria, contribuiscono a enfatizzare il carattere. Un tratto distintivo è poi costituito dal montante, che si staglia con eleganza dividendo i generosi interni.
L’impronta generale è quella di un esemplare forte e massiccio, capace di affrontare ogni tipo di sentiero senza particolari patemi. Le famiglie amanti delle gite fuori porta, così come le anime più avventurose che amano spingersi al confine, avranno occasione di divertirsi.
Abitacolo sofisticato e dallo spazio generoso
In una proposta del genere è ovvio che l’abitacolo abbia un ruolo fondamentale nel giudizio finale di pubblico. Di conseguenza, il Costruttore tedesco vanta un design funzionale e all’avanguardia, con generosi decori orizzontali sul cruscotto, e sulle portiere che ampliano visivamente l’ariosità del salotto di bordo.
Il cruscotto digitale Pure Panel con due schermi da 10 pollici e il sistema di infotainment multimediale garantiscono un’esperienza di guida intuitiva e coinvolgente, mentre il nuovo volante, audace ed elegante, sottolinea l’anima ricercata. In un periodo particolarmente denso di novità nella gamma Opel, la compagnia non scende a compromessi in quanto a qualità. Né gli esterni né gli interni passano in secondo piano.
Anzi, il lavoro compiuto dai progettisti mira a sottolineare le rinnovate velleità di un marchio desideroso di mantenersi “fresh”, all’altezza dei gusti e delle esigenze dei conducenti odierni. Una questione cara ai conducenti è poi la sicurezza.
Di recente, Volkswagen ha sollevato la questione delle troppe distrazioni al volante provocate dall’uso scriteriato della tecnologia. In precedenza, determinata a seguire le orme di Tesla con i maxi-display, ha provveduto a compiere marcia indietro già dalla rivista Golf.
Nella fattispecie, il ritorno dei pulsanti analogici testimonia un approccio meno “duro e puro”. Sebbene fare totale marcia indietro sia escluso, pena un’immagine obsoleta, il CEO di Wolfsburg, Thomas Schafer, ha disposto il dietrofront.
Nel caso della connazionale Opel, i progettisti hanno pensato di ridurre il rischio di incidenti abbracciando una filosofia minimalista. Grazie all’interfaccia pulita e intuitiva dell’impianto di infotainment e all’assenza di elementi superflui viene contrastato sul nascere lo stress digitale.
Gli smartphone costituiscono, però, una parte integrante del nostro quotidiano. Ecco allora che il nuovo Opel Frontera evita di lasciarsi cogliere impreparato. Su richiesta, è disponibile una stazione per i moderni dispositivi. Che collegati tramite app danno l’opportunità di controllare le funzionalità di infotainment da telefonino, anziché ricorrere ai pulsanti integrati nel volante.
E la relativa ricarica? Esistono due alternative: il caricatore wireless raffreddato oppure le due porte USB, distribuite in maniera uniforme, affinché anche i passeggeri posteriori abbiano modo di usufruirne.
Sedute ergonomiche
Non è mai troppo presto per prendersi cura del proprio corpo. Siccome la schiena è un elemento delicato, da proteggere mediante delle misure preventive, i sedili vantano la funzione brevettata Intelli-Seat. Questa speciale fessura, quasi impercettibile, contribuisce a incrementare sensibilmente il comfort complessivo percepito perché allevia la pressione sul coccige. Così facendo, anche i viaggi lunghi diventano meno impegnativi.
Inoltre, l’attenzione riposta nei confronti dell’ambiente ha spinto alla scelta di materiali riciclati. Gli ecologisti apprezzeranno senz’altro l’opzione inserita in listino, potendo fare nel loro piccolo la differenza. Se il Pianeta continua a mandare appelli di aiuto, manifestato dal cambiamento climatico, scelte green sono cruciali, e vanno al di là del powetrain, comunque l’elemento principale.
Tutto tace a proposito della certificazione AGR (acronimo di Aktion Gesunder Ruckenper, traducibile in Azione Schiena Sana), l’associazione tedesca indipendente per valutare l’effettivo comfort delle sedute.
Ottenere il via libera va al di là delle formalità, bensì attesta il rispetto di severi standard qualitativi, confermati mediante una serie di esami, dove figure esperte in materia passano al vaglio una serie di elementi. Ciononostante, induce a essere positivi il fatto che delle “sorelle” lo abbiano contemplato.
In merito alla capienza del vano bagagli, essa parte da un minimo di 460 litri, con i sedili posteriori in posizione. Qualora vengano, abbassati aumenta considerevolmente, fino a 1.600 litri.
La ripartizione 60:40 del divanetto e il secondo piano di serie garantiscono una spiccata versatilità. In aggiunta, previo esborso di un extra, sono proposte delle funzionali barre portatutto: ne deriva un aumento della capacità di carico sul tetto superiore ai 200 kg.
Motore elettrico o mild hybrid
Andare incontro alle esigenze dell’ecosistema è un obiettivo comune oggi tra le compagnie del settore automotive. Nel 2035 la Commissione Europea farà scattare il bando sulle auto a combustione interna, pur avendo lasciato uno spiraglio aperto circa l’allentamento delle normative nel 2026.
Il powertrain dell’Opel Frontera 2024 è full electric o ibrido leggero a 48 volt. Le prestazioni vengono ottimizzate da un telaio studiato ad hoc, cosicché la risposta sia precisa.
Non viene menzionato il pianale, ma il maggiore accreditato sempre essere il CMP, adottato da Fiat 600, Jeep Avenger e ulteriori crossover di dimensioni compatte di Stellantis. La tipologia mild hybrid dovrebbe montare il 1.2 da 100 CV, quella full electric dovrebbe, invece, erogare 156 CV con batteria da 54 kWh, tali da assicurare 400 km di autonomia.
“Con la sua combinazione di design robusto, spazio, soluzioni intelligenti e motori efficienti, il nostro nuovo Opel Frontera si rivolge a un’ampia platea di clienti che vogliono distinguersi dalla massa – ha dichiarato Florian Huettl, amministratore delegato di Opel -. Si adatta perfettamente all’ambiente urbano e suburbano, offrendo allo stesso tempo un’esperienza energica ai nostri clienti”.