14 arresti tra Roma e la Calabria per cocaina, armi e minacce: “Ti spariamo in testa se non paghi”
Quattordici arresti a Roma e altre città per traffico di droga e estorsione. Operazione dei Carabinieri smantella rete criminale.
E’ di 14 arresti il bilancio di un’operazione dei Carabinieri che ha smantellato una rete criminale dedita al traffico di droga e ad altri reati. L’operazione, avvenuta il 18 giugno 2025, ha coinvolto diverse città tra cui Roma, Rossano, Reggio Calabria, Cisterna di Latina e Bovalino. L’azione è stata condotta a seguito di un’indagine complessa che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Dettagli dell’operazione
Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, l’operazione è stata il risultato di un’attività investigativa approfondita, che ha visto la collaborazione tra il Nucleo Investigativo di Roma e i militari dei Comandi Provinciali competenti. L’indagine ha avuto origine da un’operazione precedente, risalente al 18 gennaio 2022, che aveva già portato alla condanna di Elvis DEMCE a 18 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e incendio doloso.
Ruoli e attività criminali
Le indagini hanno permesso di delineare i ruoli e i compiti dei vari membri del sodalizio criminale. Tra i 14 soggetti raggiunti dall’ordinanza, alcuni sono stati identificati come collaboratori stabili di DEMCE, particolarmente attivi nel traffico di cocaina tra Roma e Reggio Calabria. Le attività illecite includevano anche ingenti cessioni di cocaina, hashish e marjuana nelle province di Roma e Latina, con quantità rispettivamente di 338 kg, 1510 kg e 70 kg.
Episodi di estorsione
Le indagini hanno documentato diversi episodi di estorsione. In un caso, tre membri del gruppo hanno incendiato una sala scommesse per costringere un debitore a pagare 10 mila euro e un orologio di lusso, seguiti da ulteriori 70 mila euro. In un altro episodio, due membri hanno minacciato di morte un acquirente di stupefacenti, costringendolo a versare 108 mila euro. Un ulteriore caso ha visto due sodali costringere un acquirente a recarsi in una pineta, dove gli è stata puntata un’arma alla testa, per ottenere 50 mila euro.
Presunzione di innocenza
È importante sottolineare che, nonostante le gravi accuse, i soggetti indagati devono essere considerati presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.