A Treviso padre denuncia il figlio membro di una baby gang: "M'ha rotto delle ossa e tentato di accoltellarmi"
Dopo botte e un tentativo di accoltellamento, un papà di Treviso ha preso una decisione estrema: fare una denuncia ai danni di suo figlio per salvarlo da una baby gang
A Treviso un padre denuncia il figlio, membro di una baby gang. È stata la trasmissione Fuori dal coro, su Rete 4, ad avere raccontato la storia del signor Andrea il quale, sentendosi impotente e abbandonato dalle istituzioni, ha compiuto il passo estremo: denunciare il proprio figlio, nella speranza che giudici e istituti correttivi possano salvarlo dalla strada e dalle cattive compagnie.
Baby gang, padre denuncia figlio a Treviso
“Ho passato due anni di buio totale”, ha raccontato il signor Andrea, in risposta alla domanda del conduttore Mario Giordano, che aveva chiesto cosa lo avesse portato a denunciare il figlio.
È stata la disperazione a spingere Andrea: “La disperazione di non saper mai quello che facevano” i ragazzini della baby gang, “quello che faceva soprattutto mio figlio”.
Questo ha spinto l’uomo ad “andare in giro per chiedere alle istituzioni e ai sindaci se per favore potevano” dargli “una mano, perché la situazione stava degenerando”.
La risposta delle istituzioni, tuttavia, come è stato raccontato, non è stata tempestiva né rassicurante: “Niente, nessuna risposta. Mi hanno detto stiamo indagando. Il sindaco neanche mi ha ricevuto. Ho incubi ogni giorno”.
Violenza contro il padre
In ballo non c’è solo la salvezza del ragazzino, ma anche l’incolumità del padre: “Purtroppo mi ha già fatto del male, mi sono state rotte delle ossa. E ha tentato di accoltellarmi“, ha raccontato il signor Andrea.
Portavoce di altri genitori
Ma l’unico pensiero di questo papà di Treviso è quello di trascinare il figlio fuori dal tunnel: “Lo faccio per lui. So che mi odierà in questo momento, però lo faccio perché lo voglio salvare. Se è possibile, può prendere una buona strada come altri ragazzini”.
Andrea si è anche fatto portavoce di altri genitori che vivono situazioni simili alla sua, e che sono “disperati”, pur non avendo avuto il “coraggio di denunciare” il proprio figlio.
Mediaset