Accoltella l'uomo che le sfregiò il volto tre anni prima, 31enne di Chivasso arrestata per tentato omicidio
Una donna di 31 anni di Chivasso ha cercato di farsi giustizia da sola sull'uomo che le aveva sfregiato il volto durante una lite in un bar: arrestata
Ha provato a vendicarsi sull’uomo che le aveva sfregiato il volto con un bicchiere durante una lite in un bar, forse delusa dei tempi della giustizia. Una donna di 31 anni è stata arrestata per tentato omicidio a Chivasso, nel Torinese, per aver accoltellato il 61enne accusato di averla sfigurata in una rissa di tre anni prima.
La tentata vendetta
L’aggressione è avvenuta davanti l’abitazione dell’uomo a Montanaro, altro comune del Torinese, confinante con Chivasso. La donna avrebbe bussato a casa del 61enne con un coltello in una mano e una paletta per dolci nell’altra.
“Guarda cosa mi hai fatto, devi pagare” avrebbe detto la 31enne, secondo quanto riportato da Repubblica, colpendolo con un fendente appena le ha aperto la porta.
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Il comune di Chivasso, nel Torinese
L’arresto a Chivasso
Allarmati dalle urla, i vicini di casa hanno chiamato il numero di emergenza, facendo arrivare sul posto i carabinieri di Chivasso e il personale sanitario del 118. Il 61enne è stato portato in ospedale, dove è stato medicato ma dimesso subito con pochi giorni di prognosi.
Per la donna sono subito scattate le manette per tentato omicidio. Dopo la convalida dell’arresto è stata trasferita nel carcere di Torino.
La vicenda giudiziaria
Secondo quanto ricostruito finora, a spingere la 31enne a vendicarsi sarebbe stata la rabbia per l’iter giudiziario sulla lite di tre anni prima: in quella rissa, nata per futili motivi in un bar probabilmente per l’ubriachezza di almeno uno dei due protagonisti, il 61enne lanciò contro la 31enne un bicchiere, sfigurandole il volto.
All’episodio fece seguito un processo con citazione diretta, ma la mancanza di legami sentimentali tra i due non permise l’attivazione del codice rosso e quindi di un procedimento con tempistiche più veloci.
Rispetto a un’accusa iniziale di lesioni, alla terza udienza il reato è stato riqualificato, dopo che il legale della donna era riuscito a dimostrare con una consulenza che lo sfregio sarebbe rimasto a vita.
Per questo la procura ha dovuto fare ripartire le indagini, allungando ancora di più i tempi della vicenda giudiziaria, già a rilento per la mancanza di un numero sufficiente di gip al tribunale di Ivrea.
Sul 61enne i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio, ma per la 31enne l’attesa di una nuova udienza preliminare sarebbe stata troppo, tanto da convincerla a farsi giustizia da sola.
