Alex Britti spiato in casa a Roma dall'ex compagna Nicole Pravadelli, cercava prove per la custodia del figlio
Alex Britti è stato spiato da Nicole Pravadelli che era alla ricerca di prove per togliere al cantante l'affidamento esclusivo del figlio di 8 anni
Alex Britti è stato spiato nella sua casa di Roma dalla sua ex compagna Nicole Pravadelli che era alla ricerca di prove per togliergli la custodia del figlio. E per essersi intromessa nell’intimità casalinga del cantante attraverso un dispositivo tecnologico, adesso la donna è finita sotto processo.
- Alex Britti spiato tra le mura di casa
- La ex compagna Nicole Pravadelli voleva raccogliere prove
- In che modo Britti è stato spiato
- La replica di Nicole Pravadelli
Alex Britti spiato tra le mura di casa
Alex Britti è stato spiato nel maggio del 2022. Ad essere carpita senza permesso è stata la sua vita di tutti giorni a Roma, quella che ognuno conduce tra le mura di casa.
Nicole Pravadelli aveva deciso di spiarlo con un intento ben preciso: raccogliere prove.
Fonte foto: ANSA
Il cantautore romano Alex Britti, 56 anni
La donna, 34 anni, voleva elementi a suo favore nell’ambito del processo civile dove il giudice deve stabilire l’affidamento esclusivo del figlio della coppia, di 8 anni.
La ex compagna Nicole Pravadelli voleva raccogliere prove
La Pravadelli, insomma, aveva l’intento di smascherare una nuova relazione di Alex Britti, dimostrando la presenza di una nuova donna nella casa dove avrebbe dovuto vivere con il figlio.
Del materiale depositato, però, il giudice non ha potuto non cogliere immediatamente che audio e video raccolti avessero un’origine sospetta. Per questo è scattato subito il coinvolgimento della Procura.
E secondo il pm Caterina Sgrò si tratta di reato di interferenza illecita nella vita privata.
In che modo Britti è stato spiato
Il dispositivo tecnologico usato dalla ex compagna per spiare il cantante è molto semplice: si tratta, infatti, di un apparecchio per il controllo a distanza dei bambini.
L’apparecchio è dotato di telecamera che registra immagini e suoni. Ha inoltre un collegamento a internet che permette di accendere il dispositivo anche da remoto.
E quando il “metodo” escogitato è risultato chiaro, è partita la denuncia per la Pravadelli, che da Britti si è separata nel 2019 e che vive a Milano (mentre il cantante abita sempre a Roma).
La replica di Nicole Pravadelli
Giovedì 12 giugno, Nicole Pravadelli – tramite l’avvocata Luisa De Martino – ha inviato una richiesta di replica a Virgilio Notizie, che pubblichiamo integralmente qui di seguito:
“In riferimento all’articolo indicato in oggetto la sottoscritta, per conto della sig.ra Nicole Pravadelli, precisa quanto segue:
La sig.ra Pravadelli ha sempre agito a tutela dell’interesse superiore del figlio minore e nell’adempimento di un dovere e obbligo genitoriale.
L’istanza a cui era allegato il video in questione era finalizzata a chiedere solo un’anticipazione dell’udienza presidenziale nel procedimento civile di affido e mantenimento del minore, nonché la trattazione in presenza di tale udienza. Si precisa che le immagini, oggetto del video, sono state riprese nella casa familiare, in cui ancora convivevano entrambi i genitori, nelle more del provvedimento di assegnazione dell’immobile.
La sig.ra Pravadelli non ha mai richeisto l’affido esclusivo del figlio, né ha mai chiesto di allontanarlo dal padre; ha sempre sostenuto la necessità di un affido condiviso. Per quanto riguarda il procedimento penale, attualmente in corso, che tra origine solo da una denuncia-querela sporta dal sig. Britti nei confronti della sig.ra Pravadelli, vige il principio di non colpevolezza, ai sensi dell’articolo 27 della Costituzione, e la Sig.ra Pravadelli sta esercitando il proprio diritto di difesa al fine di provare la sua non responsabilità”.
