Alluvione in Texas, tagli Doge di Elon Musk nel mirino dopo la strage: "Non è arrivata l'allerta meteo"

La spending review dell'organizzazione di Musk mette in difficoltà il mondo scientifico: tagli e carenza di personale rendono difficili bollettini e previsioni

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Mentre in Texas si piangono oltre 50 vittime, tra cui almeno 15 bambini, e si cercano ancora i dispersi a causa dell’alluvione che ha spazzato via il centro estivo di Camp Mystic, a ovest di San Antonio, negli Stati Uniti è polemica perché l’allerta meteo non era arrivata. Sotto accusa, in particolare, i tagli che da tempo limitano la capacità del National Weather Service, l’agenzia federale fondata nel 1870, e voluti dal Doge, l’agenzia guidata da Elon Musk che porta avanti una spending review che sta mettendo in difficoltà il mondo scientifico.

In Texas non è arrivata l’allerta meteo

“Non sapevamo che questa alluvione sarebbe arrivata. Nessuno sapeva che questo tipo di alluvione sarebbe arrivata”, ha detto il giudice Rob Kelly, il più alto funzionario della contea di Kerr, l’area del Texas devastata dall’alluvione.

“Non abbiamo un sistema di allerta” nella zona, ha aggiunto, spiegando perché gli accampamenti lungo il fiume Guadalupe non fossero stati evacuati in anticipo.

Texas alluvioneANSA

Il vicegovernatore del Texas Dan Patrick ha spiegato che “nel giro di 45 minuti, il livello del fiume Guadalupe si è alzato di 8 metri e si è verificata un’inondazione distruttiva, che ha portato via proprietà e purtroppo anche vite umane”.

Licenziamenti e servizio meteo in difficoltà

Secondo Nim Kidd, capo della Divisione di gestione delle emergenze, “il National Weather Service all’inizio della settimana aveva previsto fino a 15 cm di pioggia“, mentre secondo il sindaco di Kerrville, Dalton Rice, “nonostante gli allarmi sulle inondazioni, nonostante tutto quello che stava succedendo, ci sono stati alcuni eventi che sono accaduti molto velocemente”.

Quello che è certo è che da mesi si parla delle difficoltà del servizio meteo a causa dei licenziamenti alla National Oceanic and Atmospheric Administration che “renderanno i bollettini meteorologici meno affidabili“, come scritto, già da tempo, dalla rivista The Atlantic.

“Con l’avvicinarsi della stagione degli uragani, gli effetti dei tagli Doge sul sistema di previsioni e allerta statunitense rappresentano una nuova minaccia”, aveva scritto la rivista a maggio e come riportato dal Corriere della Sera, che ricorda anche che il 31 luglio partirà il blocco dell’accesso ai satelliti Dmsp, necessari per poter prevedere la rapida intensificazione delle tempeste.

Cos’è il Doge di Elon Musk

La questione è proprio quella dei tagli del Doge di Elon Musk, che sta mettendo in difficoltà una serie di servizi scientifici.

Doge, Department of Government Efficiency che letteralmente significa “Dipartimento dell’efficienza governativa”, è un’organizzazione temporanea voluta dall’amministrazione di Donald Trump e, fino al 29 maggio 2025, guidata da Elon Musk.

Lo scopo è molto preciso: ridurre gli sprechi e le spese federali nonché snellire le regolamentazioni e il sistema burocratico americano.

Gli effetti dei tagli sui servizi scientifici

Negli ultimi mesi però in molti negli Stati Uniti hanno lanciato avvertimenti sull’inopportunità dei tagli drastici, lineari, contro il parere degli scienziati, operati dal Doge.

Aveva subito dei tagli, ad esempio, la raccolta dati per il meteo: e Scientific American aveva messo in guardia “sull’impatto sull’accuratezza delle previsioni e sulla sicurezza pubblica a causa di capacità di allerta ridotte”.

Il National Weather Service, l’agenzia federale fondata nel 1870, ha subito tagli del personale, con conseguente difficoltà a emettere avvisi tempestivi e accurati per eventi meteorologici gravi. Alcuni ex direttori avevano avvisato che la carenza di personale avrebbe potuto avere effetti catastrofici.

 

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