Andriy Portnov morto in un agguato a Madrid, ex consigliere di Yanukovich ucciso in strada a colpi di pistola
Andriy Portnov, ex consigliere di Yanukovich, è stato ucciso a colpi di pistola a Madrid. L'agguato davanti a scuola, sotto gli occhi dei figli
Andriy Portnov, ex consigliere del presidente ucraino Yanukovich, è stato ucciso a Madrid in un agguato a colpi di pistola. L’omicidio è avvenuto nel sobborgo di Pozuelo de Alarcón, davanti all’American School, subito dopo che Portnov aveva lasciato i figli. Aveva 52 anni ed era indagato per tradimento in Ucraina.
- Omicidio a Madrid: ucciso Portnov, ex braccio destro di Yanukovich
- Chi era Andriy Portnov: da Kiev all’esilio dopo Euromaidan
- L'ombra di un regolamento di conti: i precedenti in Spagna
Omicidio a Madrid: ucciso Portnov, ex braccio destro di Yanukovich
Un’esecuzione in pieno giorno, in una delle zone più esclusive di Madrid. Andriy Portnov, avvocato e politico ucraino, è stato freddato con cinque colpi di pistola, l’ultimo alla testa, davanti all’American School di Pozuelo de Alarcón.
Come riporta Ansa, l’attacco è avvenuto intorno alle 9.15 del mattino del 21 maggio, proprio mentre stava risalendo in auto dopo aver accompagnato i figli.
Fonte foto: Getty Images
Il luogo in cui è stato ucciso Andriy Portnov
Secondo quanto raccontato da El Mundo e confermato dalle autorità spagnole, due o tre uomini avrebbero partecipato all’agguato, fuggendo poi nella zona boscosa vicina. Nessun arresto è stato ancora effettuato. Il quartiere, sede di ambasciate e scuole internazionali, è stato isolato per permettere le indagini.
Chi era Andriy Portnov: da Kiev all’esilio dopo Euromaidan
Nato nel 1972, Portnov è stato una figura di spicco nella politica ucraina fino al 2014, quando scoppiò la rivoluzione di Euromaidan. Consigliere del presidente filo-russo Viktor Yanukovich, aveva un ruolo chiave nel sistema giudiziario e venne associato alle cosiddette “leggi dittatoriali”.
Dopo la caduta del regime, lasciò l’Ucraina per la Russia, passando poi anche per l’Austria.
Nel 2018 tornò brevemente in Ucraina per dirigere un canale filo-russo, ma venne indagato dai servizi segreti ucraini con l’accusa di alto tradimento e collaborazione con Mosca.
Dal 2022 si era stabilito in Spagna, dove era considerato un profilo ad alto rischio. Era anche nel mirino della piattaforma Mirotvorets, che pubblica i dati di “nemici dell’Ucraina”.
L’ombra di un regolamento di conti: i precedenti in Spagna
L’uccisione di Portnov si inserisce in una scia di omicidi e attacchi mirati avvenuti in Spagna dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.
Solo lo scorso anno, ad Alicante, fu ucciso un pilota russo disertore passato dalla parte di Kiev. Nel 2022, una serie di lettere bomba vennero spedite a obiettivi politici e diplomatici, tra cui l’ambasciata ucraina a Madrid.
Secondo la stampa iberica, l’omicidio potrebbe avere a che fare con una resa dei conti internazionale, anche se non si escludono altre piste. Al momento, la polizia sta raccogliendo le immagini delle telecamere di sorveglianza e interrogando eventuali testimoni. Le indagini sono coordinate con l’intelligence europea.
