Arrestati a Bologna i due ladri specialisti che razziavano i corrieri, così rubavano scarpe e champagne
Due uomini arrestati a Bologna per furto aggravato ai danni di corrieri: sequestrati 17 colli di merce di lusso e strumenti da scasso.
Due uomini sono stati arrestati a Bologna per furto aggravato e possesso di documenti falsi, dopo essere stati sorpresi mentre sottraevano colli di merce di lusso a corrieri in centro città. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Padova, ha portato al sequestro di 17 colli per un valore complessivo di 15.000 euro. Gli arrestati, già noti alle forze dell’ordine, sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso, un jammer e documenti di identità contraffatti. L’intervento è avvenuto nella mattinata di giovedì, dopo un’attenta attività investigativa che ha permesso di individuare il veicolo utilizzato per i furti e seguire i sospetti fino al momento del colpo.
Le indagini e la scoperta del veicolo sospetto
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, le indagini sono partite da una serie di furti ai danni di corrieri avvenuti nelle scorse settimane nel centro di Padova. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno individuato un Fiat Doblò bianco, intestato a un prestanome, utilizzato per trasportare la merce trafugata. Il veicolo veniva parcheggiato a distanza dal luogo del reato per evitare collegamenti diretti con i colpi messi a segno.
Il modus operandi dei ladri
Lo studio delle abitudini dei sospetti e delle zone più colpite ha permesso agli agenti di seguire il Fiat Doblò fino a Bologna. Qui, con un’operazione sotto copertura, i poliziotti hanno osservato i due uomini: uno, travestito da corriere con tanto di carrellino portapacchi, si occupava materialmente dei furti, mentre il complice, vestito in modo elegante, fungeva da palo, segnalando la presenza di altri corrieri e possibili bersagli.
L’arresto in flagranza e il sequestro della refurtiva
Gli agenti hanno assistito in diretta a un furto: il “finto corriere” si è avvicinato a un furgone, ha utilizzato una chiave speciale per aprire il portellone e ha sottratto alcuni colli contenenti profumi e prodotti di estetica. Dopo aver riposto la merce nel proprio veicolo, i due hanno iniziato a cercare una nuova vittima. A quel punto, la Squadra Mobile è intervenuta, bloccando i sospetti mentre stavano per colpire ancora.
La perquisizione personale e del veicolo ha permesso di recuperare 17 colli tra scatole e pacchi, tutti riconducibili ai furti commessi quella mattina. Nel dettaglio, sono state sequestrate 78 paia di scarpe di marca (valore commerciale di 10.000 euro), una ventina di bottiglie di champagne (700 euro), profumi e prodotti estetici per circa 4.000 euro.
La restituzione della merce e le denunce dei commercianti
Le attività commerciali destinatarie dei pacchi sono state rapidamente individuate e, in accordo con l’Autorità giudiziaria di Bologna, la merce è stata restituita ai legittimi proprietari già nel corso della stessa giornata. I commercianti avevano già denunciato episodi simili nei mesi precedenti, lamentando ammanchi che avevano pesantemente inciso sulle loro attività.
Documenti falsi e strumenti da scasso
Durante il controllo, i due uomini hanno esibito documenti di identità falsi, tra cui un passaporto peruviano, nel tentativo di nascondere la loro reale identità, anche perché irregolari sul territorio nazionale. Uno dei due, un 55enne, è stato arrestato anche per il reato di possesso di documento falso valido per l’espatrio.
Precedenti e colpi analoghi
Gli arrestati erano già noti alla Squadra Mobile di Padova per la loro specializzazione in furti ai danni di corrieri. In particolare, sono ritenuti responsabili di un furto avvenuto il 10 settembre scorso in centro a Padova, ai danni di un altro corriere che trasportava merce per negozi di lusso, per un valore di circa 30.000 euro.
Il curriculum criminale dei due è di rilievo: il 57enne è stato arrestato più volte, spesso in concorso con il complice 55enne, per furto aggravato e ricettazione in diverse città del nord Italia, tra cui Milano, Cremona e Bolzano. I colpi sono stati messi a segno dal 2019 fino al recente arresto.
Le misure cautelari e il giudizio direttissimo
Al termine delle formalità in Questura a Bologna, i due arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo, che si è svolto nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre. L’Autorità giudiziaria ha convalidato gli arresti e disposto per entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel quartiere milanese dove hanno dichiarato di abitare, oltre all’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria.
IPA
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.