Attacco di Israele all'Iran, colpiti siti nucleari mentre Teheran risponde con i droni: chi è stato ucciso

Sale di livello la guerra fra Israele e l'Iran: colpita con una pioggia di fuoco la Repubblica Islamica, Teheran risponde con 100 droni

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Israele alza la posta e con un attacco diretto colpisce al cuore l’Iran: la Repubblica Islamica è stata bersagliata con una pioggia di fuoco che ha centrato impianti nucleari, postazioni militari e centri strategici nelle principali città. Tra le vittime si contano alti vertici militari, scienziati nucleari e ufficiali delle Guardie rivoluzionarie. Teheran ha subito dato il via al contrattacco. “L’Iran non può avere l’atomica”, ha commentato Trump.

Guerra fra Israele e Iran

Nella notte tra giovedì e venerdì, Israele ha lanciato l’operazione militare Rising Lion. Secondo fonti israeliane citate dal Times of Israel, l’operazione si è svolta in cinque ondate successive, con incursioni che hanno interessato otto città iraniane: Teheran, Natanz, Tabriz, Esfahan, Arak, Kermanshah, Ilam e Avaz.

Gli obiettivi principali sono stati: l’impianto nucleare di Natanz, fulcro del programma di arricchimento dell’uranio, infrastrutture militari strategiche nei pressi della capitale e in aree di confine, centri di ricerca nucleare e postazioni radar.

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13 giugno 2025 – Vigili del fuoco al lavoro all’esterno di un edificio colpito da attacchi aerei israeliani a nord di Teheran

Esplosioni violente sono state segnalate in più punti, con incendi divampati in siti sensibili, tra cui laboratori e depositi militari. L’Iran ha risposto con il lancio di 100 droni contro Israele.

Chi è stato ucciso in Iran

La tv di Stato iraniana e altri media hanno dichiarato che le vittime sarebbero almeno 5, mentre i feriti sarebbero oltre 50. Tra le vittime più illustri figurano:

  • Mohammad Bagheri, capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane dal 2016, figura centrale nello sviluppo del programma missilistico nazionale;
  • Hossein Salami, comandante in capo delle Guardie Rivoluzionarie (Pasdaran), uno degli uomini più vicini alla guida suprema, Ali Khamenei;
  • diversi scienziati nucleari (come Fereydon Abbassi-Davari e Mohammad Tehranchi) e ufficiali del programma di difesa strategica dell’Iran.

Illeso Khamenei

È illeso Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, il quale ha annunciato vendetta anche contro gli Usa: “L’Iran darà una risposta decisa ai selvaggi attacchi del nemico sionista, condotti con l’aiuto diretto degli Stati Uniti. Una dura punizione attende Israele”.

Il perché dell’attacco

Israele considera la presenza dell’Iran la principale minaccia alla propria sopravvivenza.

L’Iran, dal canto suo, considera Israele un’anomalia in Medio Oriente, una vera e propria eresia, e lavora per la sua distruzione sovvenzionando Hamas, Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen, i ribelli che attaccano le navi in transito nel Mar Rosso per colpire economicamente i traffici israeliani.

Netanyahu aveva recentemente proposto a Trump un piano per colpire i siti nucleari iraniani, che i membri dell’amministrazione Usa hanno discusso per mesi.

Ad aprile, Trump ha deciso di proseguire invece per vie diplomatiche.

L’Iran ha respinto la richiesta dell’amministrazione di interrompere completamente l’arricchimento dell’uranio.

Il 12 giugno, Trump ha affermato che c’era il rischio che Israele potesse colpire l’Iran, affossando i colloqui. Così è avvenuto.

Le reazioni

Donald Trump, parlando con Fox News, ha dichiarato che gli Usa erano stati informati dell’attacco, ma ha negato ogni coinvolgimento della sua amministrazione.

Trump ha aggiunto di avere avvertito almeno un alleato chiave in Medio Oriente. “Spero sempre nei negoziati”, ha aggiunto. “L’Iran non può avere una bomba nucleare“, ha dichiarato Trump.

Con una nota del ministero degli Esteri, l’Arabia Saudita “esprime la sua ferma condanna e denuncia della palese aggressione israeliana contro la Repubblica islamica dell’Iran, un Paese fratello, che ne mina la sovranità e la sicurezza e costituisce una flagrante violazione delle leggi e delle norme internazionali”.

La Giordania ha annunciato che non tollererà alcuna violazione del proprio spazio aereo e che non tollererà di diventare un campo di battaglia.

I precedenti nella guerra fra Israele e Iran

La guerra fra Israele e Iran ha da sempre alternato momenti a bassa intensità ad azioni dirette.

Fra le principali azioni belliche degli ultimi tempi si ricorda un attacco aereo israeliano ad aprile 2024 contro l’edificio dell’ambasciata iraniana a Damasco.

Morirono tre alti comandanti e quattro ufficiali iraniani. Settimane dopo, Teheran lanciò più di 300 droni e missili contro Israele, quasi tutti abbattuti.

Poco dopo, Israele attaccò un sistema antiaereo in Iran a difesa di un impianto nucleare.

Nel luglio dello stesso anno, Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, venne assassinato in un’esplosione in una foresteria a Teheran gestita dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.

A settembre 2024, l’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amini, perse un occhio in un massiccio attacco simultaneo con cercapersone contro membri di Hezbollah. Nei giorni successivi morirono decine di persone in attacchi simili.

A ottobre 2024, l’Iran lanciò circa 180 missili balistici contro Israele, in rappresaglia per gli omicidi di Nasrallah, Haniyeh e di un comandante iraniano.

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