Attacco Usa contro Iran, i democratici evocano impeachment per azione anticostituzionale: il Pentagono nega
Critiche bipartisan e ipotesi di impeachment contro Trump dopo l’attacco americano ai siti nucleari iraniani: cosa prevede il War Powers Act?
Fin dalle prime ore in seguito all’attacco degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani, tra repubblicani e democratici non sono mancate le critiche. Questi ultimi, in particolare, hanno evocato l’impeachment per il presidente Donald Trump. Secondo diversi esponenti dem, infatti, l’azione costituisce una grave violazione della Costituzione.
- Evocato impeachment dopo l’attacco
- Il no dal Pentagono: in linea con il War Powers Act
- L'impeachment è possibile?
Evocato impeachment dopo l’attacco
I politici americani hanno manifestato un generale malcontento per le azioni di Trump contro l’Iran. A differenza dei suoi fedelissimi, non mancano accuse di incostituzionalità dietro la scelta del presidente americano.
In particolare, sono i democratici a definire la decisione non solo una grave violazione della Costituzione, ma anche un superamento dei poteri di guerra del Congresso. Va considerato, infatti, che il Congresso non è stato informato dell’attacco fino al suo compimento.
ANSA
Il leader della minoranza democratica alla Camera, Jeffries, ha ricordato che Trump non ha ottenuto l’autorizzazione del Congresso per l’uso della forza militare e “rischia di coinvolgere gli Stati Uniti in una guerra potenzialmente disastrosa in Medio Oriente”. Tramite i social, diversi deputati repubblicani hanno ripreso il tema dell’incostituzionalità, mostrando la divisione interna all’amministrazione.
Il no dal Pentagono: in linea con il War Powers Act
Da parte sua il Pentagono, rappresentato da Pete Hegseth, ha risposto alle critiche, dichiarando che Donald Trump ha informato il Congresso dell’attacco subito dopo il decollo delle bombe. Secondo quanto affermato, “questo è in linea con il War Powers Act”.
Cos’è il War Powers Act? È stato emanato nel 1973 per limitare la capacità del presidente degli Stati Uniti di impegnare forze militari senza l’approvazione del Congresso. Si rese necessario dopo il bombardamento segreto della Cambogia da parte del presidente Nixon durante la guerra del Vietnam.
Nel War Powers Act si legge che il presidente deve informare il Congresso entro 48 ore dall’invio delle forze statunitensi e cessare le azioni militari entro 60 giorni (o 90 in caso di emergenza), a meno che il Congresso non approvi il proseguimento dell’impegno attraverso una dichiarazione di guerra.
L’impeachment è possibile?
L’articolo 2, sezione 4 della Costituzione consente l’impeachment per “tradimento, corruzione e altri gravi crimini e illeciti”. Spetterà però al Congresso stabilire se l’azione di Trump abbia oltrepassato i poteri costituzionali in materia di guerra e se costituisca un crimine grave.
La reazione dei democratici è chiara, come confermato dal senatore Bernie Sanders, da Alexandria Ocasio-Cortez e dal senatore Schumer. Secondo loro, l’attacco è incostituzionale. Sanders, durante un comizio in cui la folla gridava “basta con la guerra”, ha spiegato che l’unica entità che può portare gli Stati Uniti in guerra è il Congresso e che il presidente non ne ha il diritto.
