Attentato a Sigfrido Ranucci, la paura dei vicini di casa dopo la bomba: "Ha tremato tutto, gente in strada"
Dopo l’esplosione della bomba piazzata sotto l’auto di Sigfrido Ranucci, i vicini di casa del giornalista hanno ricostruito quanto avvenuto: le testimonianze
A poche ore dall’esplosione della bomba che ha distrutto l’auto di Sigfrido Ranucci, alcuni vicini hanno rilasciato diverse dichiarazioni alla stampa. Nessuno, inizialmente, si aspettava un ordigno, ma il boato ha spaventato gli abitanti della zona. Una testimonianza ha inoltre rivelato un dettaglio degno di nota: subito dopo l’esplosione, alcuni ragazzi si trovavano nel terreno poco distante.
- Attentato a Sigfrido Ranucci, il racconto dei vicini
- La testimonianza: “Non ho pensato ad una bomba”
- Il dettaglio sui giovani nel terreno di fronte
- La preoccupazione per eventuali attacchi futuri
Attentato a Sigfrido Ranucci, il racconto dei vicini
Sono numerose le testimonianze dei vicini di Sigfrido Ranucci all’indomani dell’esplosione della bomba che ha distrutto la sua auto e danneggiato quella della figlia.
Gli abitanti di Campo Ascolano, frazione di Pomezia dov’è avvenuta l’esplosione, nelle ultime ore, hanno rilasciato diverse dichiarazioni all’Adnkronos, all’ANSA e a La Presse, ricostruendo quanto avvenuto la sera del 16 ottobre.
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Alcuni resti dell’auto di Ranucci dopo l’esplosione
“’Intorno alle 22.20 abbiamo sentito un boato. Pensavamo fossero i ragazzini che qui fanno i botti di Natale, ma la deflagrazione era davvero troppo forte”, ha affermato una testimone.
La vicina, nonostante la sua abitazione si trovi in fondo alla via, ha affermato di aver sentito le pareti tremare.
La testimonianza: “Non ho pensato ad una bomba”
Inizialmente, nessuno dei vicini di casa di Sigfrido Ranucci avrebbe pensato all’esplosione di un ordigno.
In molti hanno pensato all’esplosione di miccette o fuochi d’artificio, o a una macchina elettrica andata a fuoco.
“Non ho pensato a una bomba, anche perché mai ci sono stati episodi simili”, ha affermato un’abitante della zona. Le fa eco un’altra vicina, la signora Gabriella, che è anche amica della famiglia Ranucci e ha raccontato di aver inizialmente pensato alla possibile esplosione di una caldaia.
Il dettaglio sui giovani nel terreno di fronte
Un residente di Campo Ascolano che abita nella stessa zona dove si trova l’abitazione di Sigfrido Ranucci ha raccontato all’Adnkronos di non essere sceso in strada per verificare quanto accaduto.
“La sera prima c’era stato un botto simile anche se meno forte e pensavamo alle bombe di Capodanno”, ha ricordato l’uomo, che ha successivamente rivelato un dettaglio interessante: la presenza di alcuni giovani nel terreno poco distante.
“Mi sono però affacciato e, oltre al fumo, ho notato due, tre ragazzi nel terreno di fronte, a un centinaio di metri dal luogo dell’esplosione”, ha raccontato.
La preoccupazione per eventuali attacchi futuri
Dopo aver udito boato, chiaramente avvertito dagli abitanti di Campo Ascolano, in molti si sono riversati in strada per saperne di più.
“In strada era pieno di gente, chi non poteva scendere era affacciato alle finestre. L’atmosfera era davvero concitata”, ha ricostruito una delle vicine.
La preoccupazione per eventuali attacchi futuri, nelle ultime ore, continua a crescere.
“Vedremo ora cosa succederà”, ha rivelato una delle donne intervistate, “sono preoccupata per le macchine, che tutti noi parcheggiamo fuori in strada, non essendoci altri posti”.
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