Atti osceni e molestie a minori a Bolzano, pakistano cacciato: così seminava il panico in luoghi pubblici

Cittadino pakistano di 34 anni espulso da Bolzano per atti osceni e molestie a minori: accompagnato al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo.

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È stato disposto l’allontanamento di un cittadino extracomunitario ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica nella giornata di ieri a Bolzano. L’uomo, un cittadino pakistano di 34 anni, è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Gradisca d’Isonzo, dove resterà in attesa del rimpatrio. Il provvedimento è stato adottato dopo che il soggetto era stato segnalato per atti osceni e molestie nei confronti di minori. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato nell’ambito di un servizio mirato al controllo e al rimpatrio di cittadini stranieri irregolari.

Le informazioni ufficiali della Polizia di Stato

Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’intervento è avvenuto nella mattinata di ieri, quando gli agenti della Squadra “Volante” della Questura di Bolzano hanno effettuato un controllo in via Gobetti. Durante il servizio, è stato identificato un cittadino pakistano di 34 anni, risultato irregolare sul territorio nazionale e già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia.

I precedenti e le segnalazioni

L’uomo era stato protagonista, lo scorso ottobre, di atti osceni in luogo pubblico: si era reso responsabile di autoerotismo all’esterno di un bar nel quartiere di Oltrisarco, in presenza di due giovani ragazze. Le vittime, profondamente turbate dall’accaduto, avevano immediatamente richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. L’episodio aveva destato particolare allarme nella comunità locale, soprattutto per la giovane età delle persone coinvolte.

Comportamenti molesti nel parco delle Semirurali

Nei giorni precedenti al provvedimento di espulsione, il cittadino pakistano era stato nuovamente segnalato per molestie e comportamenti inopportuni. Diversi testimoni avevano notato l’uomo aggirarsi nel parco delle Semirurali, dove avrebbe infastidito con insistenza bambine e ragazze, seguendole a breve distanza e creando una situazione di disagio e preoccupazione tra i presenti. Questi episodi hanno contribuito ad aggravare la sua posizione agli occhi delle autorità.

L’indagine e il provvedimento di espulsione

Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, nelle settimane precedenti il personale dell’Ufficio Immigrazione aveva avviato una serie di approfondimenti sulla posizione dell’uomo. Al termine delle verifiche, nella giornata di ieri si sono create le condizioni per procedere con l’allontanamento dal territorio altoatesino. Gli agenti hanno rintracciato il cittadino pakistano nella zona industriale di Bolzano, dove era solito girovagare, e lo hanno condotto presso la Questura.

Il ruolo del Questore e il trasferimento al C.P.R.

Presso la Questura, il Questore Giuseppe Ferrari ha emesso un decreto di espulsione dal Territorio Nazionale e di trattenimento presso un C.P.R. per il cittadino pakistano. Il provvedimento è stato eseguito immediatamente: l’uomo è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo, dove resterà fino al completamento delle pratiche amministrative necessarie al suo rimpatrio nel Paese di origine.

La sicurezza pubblica e la tutela dei minori

L’operazione si inserisce in un più ampio contesto di controlli e iniziative volte a garantire la sicurezza pubblica e la tutela dei minori. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di intervenire tempestivamente in presenza di comportamenti che possano mettere a rischio l’incolumità e la serenità dei cittadini, in particolare delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Il contesto cittadino e la risposta delle istituzioni

La presenza di cittadini stranieri irregolari e la gestione delle situazioni di reato rappresentano una delle principali sfide per le forze dell’ordine di Bolzano. In questo caso, la collaborazione tra i diversi uffici della Questura e la rapidità di intervento hanno permesso di individuare e allontanare un soggetto ritenuto pericoloso, prevenendo ulteriori episodi di molestie e atti osceni. Il Questore Ferrari ha ribadito l’impegno delle istituzioni nel garantire la sicurezza e il rispetto della legalità sul territorio.

Le procedure di rimpatrio

Il trasferimento presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo rappresenta una tappa fondamentale nelle procedure di espulsione dei cittadini stranieri irregolari. In queste strutture, le persone trattenute attendono il completamento delle pratiche amministrative necessarie al rimpatrio. Le autorità hanno precisato che il cittadino pakistano resterà nel centro fino a quando non saranno ultimate tutte le formalità previste dalla normativa vigente.

La situazione a Gradisca d’Isonzo

Il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, è una delle principali strutture italiane dedicate all’accoglienza temporanea di cittadini stranieri in attesa di rimpatrio. Negli ultimi anni, il centro è stato spesso al centro dell’attenzione per la gestione di casi complessi e per la necessità di garantire condizioni di sicurezza sia per gli ospiti che per il personale.

Conclusioni e prospettive future

L’allontanamento del cittadino pakistano di 34 anni rappresenta un esempio concreto dell’azione delle forze dell’ordine nel contrasto ai reati e nella tutela della sicurezza pubblica. Le autorità di Bolzano hanno assicurato che continueranno a monitorare con attenzione il territorio, intervenendo con decisione in presenza di situazioni analoghe. L’obiettivo resta quello di garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti i cittadini, con particolare attenzione alla protezione dei minori e delle categorie più esposte a rischi.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.