Auto data alle fiamme per motivi sentimentali a Castellaneta, arrestato giovane: così ha innescato l'incendio

Un giovane arrestato a Castellaneta per incendio doloso: auto data alle fiamme per motivi sentimentali, indagini in corso.

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Un arresto in provincia di Taranto, a Castellaneta, dove un giovane del posto è stato fermato dai Carabinieri con l’accusa di incendio doloso. L’intervento è stato effettuato dopo che, durante la notte, un’autovettura è stata completamente distrutta dalle fiamme in una zona residenziale del centro cittadino. Le indagini hanno portato all’identificazione del presunto responsabile, che sarebbe stato mosso da motivi di natura sentimentale.

Le indagini dei Carabinieri: la ricostruzione dei fatti

Secondo quanto si legge sul sito dei Carabinieri, l’episodio si è verificato nelle ore notturne, quando un’automobile parcheggiata in una zona residenziale di Castellaneta è stata improvvisamente avvolta dalle fiamme. L’incendio ha causato non solo la distruzione totale del veicolo, ma anche l’annerimento della facciata di un’abitazione situata nelle immediate vicinanze. Fortunatamente, grazie all’intervento rapido dei Vigili del Fuoco di Castellaneta, il rogo è stato domato in breve tempo, evitando che le fiamme si propagassero ulteriormente e causassero danni a persone o ad altre proprietà.

L’azione tempestiva dei soccorsi

Come indicato dal portale ufficiale dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente sul posto, riuscendo a circoscrivere l’incendio e a spegnere le fiamme prima che potessero provocare conseguenze più gravi. L’azione coordinata tra le forze dell’ordine e i soccorritori ha permesso di mettere in sicurezza l’area e di avviare immediatamente le indagini per risalire all’origine del rogo.

Le indagini e la raccolta delle prove

Subito dopo l’accaduto i militari dell’Arma hanno avviato un’intensa attività investigativa. Gli inquirenti si sono concentrati sulla raccolta di indizi e testimonianze, effettuando un sopralluogo tecnico nella zona interessata dall’incendio. Decisiva si è rivelata l’analisi delle immagini di videosorveglianza installate nell’area: i filmati hanno permesso di ricostruire le fasi dell’azione e di individuare un soggetto che, poco prima dell’innesco, si aggirava nei pressi del veicolo con atteggiamento sospetto.

L’identificazione del sospettato

Le immagini acquisite dalle telecamere hanno mostrato una persona con tratti compatibili con quelli del giovane successivamente arrestato. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il sospettato avrebbe utilizzato una bottiglia contenente liquido infiammabile per appiccare le fiamme all’autovettura. Proprio una bottiglia di questo tipo è stata rinvenuta sul luogo dell’incendio durante il sopralluogo, confermando la natura dolosa del gesto.

L’arresto e le misure adottate

Dopo aver raccolto un quadro indiziario ritenuto solido, i Carabinieri hanno rintracciato il sospettato presso l’abitazione di un familiare. Il giovane è stato condotto in caserma e, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi.

Il movente: dissidi personali alla base del gesto

Dalle prime ricostruzioni è emerso che il gesto sarebbe maturato in un contesto legato a questioni di natura sentimentale. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, alla base dell’incendio doloso vi sarebbero dissidi personali tra il presunto autore e l’utilizzatore dell’autovettura data alle fiamme. Gli investigatori stanno approfondendo il movente per chiarire tutti gli aspetti della vicenda.

Carabinieri repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.