Beniamino Zuncheddu parla di Alberto Stasi, la frase sul "ragazzo di Garlasco" e il paragone con la sua storia
Beniamino Zuncheddu ha commentato gli sviluppi su Garlasco, vedendo in Alberto Stasi una vittima della giustizia italiana, come lo è stato lui
Si rivede in Alberto Stasi, Beniamino Zuncheddu, il pastore sardo scagionato dopo aver passato 33 anni in carcere ingiustamente. Condannato all’ergastolo nel 1991 per la strage di Sinnai, rappresenta l’emblema degli errori della giustizia italiana. Dei quali, sostiene, potrebbe essere rimasto vittima anche l’unico condannato per il delitto di Garlasco.
Le parole di Beniamino Zuncheddu
Zuncheddu è stato intervistato dalla trasmissione di Paolo Del Debbio Dritto e Rovescio per ripercorrere le tappe della sua vicenda, facendo un parallelo con il processo sull’omicidio di Chiara Poggi.
"Io ho perso tutto. Potevo crearmi una famiglia e invece sono stato proprio sepolto vivo. Mi hanno preso, mi hanno portato in carcere senza aver fatto niente a nessuno, accusato ingiustamente, e mi hanno tolto tutto".
"Quando mi hanno preso avevo 27 anni, mi sono messo un po’ di soldi da parte pensando di crearmi una famiglia" ha detto ai microfoni di Rete 4, raccontando di aver sentito il mondo crollargli addosso al pronunciamento della sentenza: "Purtroppo sono stato impacchettato e messo al buio".
La vicenda
Beniamino Zuncheddu è stato assolto definitivamente il 26 gennaio 2024 per non aver commesso il fatto dalla Corte d’appello di Roma, al termine del processo di revisione sull’omicidio di tre pastori a Sinnai, in provincia di Cagliari.
"Un giorno o l’altro doveva uscire la verità" ha detto l’ex pastore di Burcei, spiegando come nei 33 anni trascorsi in carcere abbia portato dentro un "macigno".
Il parallelo con Alberto Stasi
"Penso che è un organo che non funziona" ha affermato Zuncheddu parlando della giustizia italiana. "Non fanno il loro lavoro come si deve" ha aggiunto "quando sbagliamo noi paghiamo, quando sbagliano i giudici sono protetti e non pagano mai".
"Nel caso di quel ragazzo di Garlasco, secondo me è una vittima come lo ero io" ha detto ancora riferendosi ad Alberto Stasi. "Mi auguro che quello che è successo a me non succeda mai più a nessuno e che la giustizia sia giusta".
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