Bonus giovani, circolare Inps sui contributi previdenziali da 500 a 650 euro: le differenze tra Nord e Sud
Bonus giovani Inps: fino a 650 euro di esonero contributivo per assunzioni under 35. Più vantaggi al Sud, domande online prima dell'assunzione
È operativa la misura sul bonus giovani, regolata dalla circolare Inps numero 90 del 2025. Il contributo prevede l’esonero del 100% dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 500 euro al mese per ogni assunto. L’importo sale a 650 euro per chi lavora nel Sud. La domanda va presentata prima dell’assunzione.
- Bonus giovani, cosa dice la circolare Inps e chi può beneficiarne
- Cosa devono fare le aziende
- Come funziona il bonus parallelo per le lavoratrici
Bonus giovani, cosa dice la circolare Inps e chi può beneficiarne
Il bonus giovani è un incentivo rivolto ai datori di lavoro privati che assumono giovani sotto i 35 anni con contratto a tempo indeterminato. Lo prevede l’articolo 22 del Decreto-Legge 60/2024, ora attuato attraverso la circolare Inps n. 90.
Il bonus, come spiegato sul sito dell’Inps, consiste in un esonero totale dai contributi previdenziali (con l’esclusione dei premi e contributi Inail) fino a 500 euro al mese per lavoratore, per un massimo di 24 mesi.
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È operativa la misura sul bonus giovani
In caso di assunzione in una sede situata nelle regioni del Sud — Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna — l’esonero sale a 650 euro mensili, fermo restando il tetto del 50% del costo salariale.
La misura è destinata ai lavoratori che, alla data dell’assunzione, non abbiano ancora compiuto 35 anni e non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato. Il periodo di validità dell’agevolazione va dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
Cosa devono fare le aziende
Per accedere al bonus, le aziende devono inviare domanda all’Inps attraverso i canali telematici. La richiesta deve contenere:
- dati dell’impresa e del lavoratore
- tipologia contrattuale
- sede effettiva di lavoro
- retribuzione media mensile e aliquota contributiva
La domanda deve essere inviata prima dell’assunzione, che deve avvenire entro 10 giorni dall’accoglimento. Non possono accedere al bonus i datori di lavoro che hanno effettuato licenziamenti nella stessa sede nei sei mesi precedenti, né le imprese in difficoltà.
L’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri ma è compatibile con la maxi-deduzione Irpef prevista dalla riforma fiscale.
Come funziona il bonus parallelo per le lavoratrici
In parallelo al bonus giovani, la circolare Inps n. 91 ha definito anche il bonus donne. Vale fino a 650 euro al mese per le assunzioni a tempo indeterminato e dura 24 mesi per donne senza impiego da almeno 2 anni (6 mesi nelle ZES) o impiegate in settori a forte disparità occupazionale.
Anche in questo caso l’agevolazione riguarda i soli datori di lavoro privati, e segue lo stesso iter procedurale. Il datore non deve aver effettuato licenziamenti recenti e le condizioni devono rispettare i limiti comunitari sugli aiuti di Stato.
