Bufera su Nordio per la frase sul braccialetto elettronico e i femminicidi, cos'ha detto davvero il ministro
Durissime le reazioni dopo le parole sul braccialetto elettronico pronunciate dal ministro Nordio al question time in Senato sul femminicidio: cos'ha detto
Durante il question time sul femminicidio, in Senato, il ministro Nordio ha dichiarato il braccialetto elettronico come “incompatibile con i mezzi di trasporto” e suggerito alle potenziali vittime “forme di autodifesa”. Durissime le critiche da parte di M5S e Pd, mentre la ministra Roccella conferma l’impegno del Governo alla lotta ai femminicidi.
- Nordio sul braccialetto elettronico: “Incompatibile con i mezzi di trasporto”
- I dati sui braccialetti elettronici
- Bufera dopo le affermazioni del ministro
- Il commento di Roccella
Nordio sul braccialetto elettronico: “Incompatibile con i mezzi di trasporto”
Nel corso del question time in Senato su femminicidi e braccialetti elettronici preventivi, l’intervento del ministro Nordio ha destato numerose critiche.
“Il funzionamento del braccialetto elettronico è molto spesso incompatibile con i mezzi di trasporto”, ha affermato il ministro, sottolineando che, spesso, la distanza dove si trova la potenziale vittima è difficile da coprire in tempo dalle Forze dell’Ordine.
Fonte foto: ANSA
Il ministro della Giustizia durante il question time in Senato
Nordio ha quindi consigliato di promuovere per le vittime “forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto”.
Secondo il ministro, i magistrati dovranno valutare quale sia la distanza sufficiente per garantire la sicurezza, considerando i mezzi di trasporto odierni e la loro capacità di annullare le distanze.
I dati sui braccialetti elettronici
Il ministro ha poi illustrato in Senato alcuni dati relativi ai braccialetti elettronici come mezzo per scongiurare i femminicidi.
“Sono circa 13mila i braccialetti elettronici attivati”, ha ricordato Nordio, “di cui oltre 5.800 per stalking e settemila per il monitoraggio”.
L’utilizzo del braccialetto elettronico avrebbe già mostrato la sua efficacia, dato che, tra il 1° gennaio e il 22 settembre 2024 “il numero degli eventi omicidiari si è ridotto da 260 a 215”, se consideriamo lo stesso periodo dell’anno precedente.
Bufera dopo le affermazioni del ministro
Le affermazioni del ministro Nordio hanno però immediatamente scatenato diverse reazioni. In una nota, le parlamentari M5S Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino hanno definito le affermazioni del ministro come “oscenità”.
Dopo aver ricordato che, spesso, la bicamerale al femminicidio ha denunciato il cattivo funzionamento del braccialetto elettronico, le parlamentari hanno proseguito: “Forse il ministro ignora che la maggior parte dei femminicidi avviene nelle case o in situazioni dove le vittime difficilmente riescono a mettersi al riparo dai loro carnefici”.
Critiche anche da parte dei senatori del Pd Filippo Sensi, Valeria Valente e Cecilia D’Elia, che hanno definito gravi le affermazioni di Nordio.
“Lo Stato non può abdicare al suo compito di protezione delle donne che hanno denunciato”, è la dura critica dei senatori.
Il commento di Roccella
Di diverso avviso, invece, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, che ha confermato l’impegno del Governo alla lotta al femminicidio.
“L’attività legislativa che con i ministri Nordio e Piantedosi e insieme a tutto il governo abbiamo messo in campo e stiamo continuando a sviluppare è intensa, attenta, sottoposta a continuo monitoraggio”, ha affermato la ministra.
