Caserta, blitz nel covo del boss dei Casalesi: nel bagno spunta una botola segreta, sequestri per un milione
Sequestrati beni per un milione di euro a esponente mafioso nel casertano: colpiti immobili, veicoli e conti grazie a indagini patrimoniali.
Un sequestro di beni per un valore stimato di un milione di euro è il risultato di un’operazione condotta dalla Polizia di Stato nella provincia di Caserta nella mattinata del 7 ottobre. Il provvedimento, emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di S. Maria C.V. su proposta del Questore, ha colpito un soggetto già condannato in via definitiva per associazione per delinquere di stampo mafioso. L’azione si inserisce in una più ampia strategia di contrasto all’accumulo e al riciclaggio dei proventi delle attività delittuose delle organizzazioni criminali attive sul territorio.
La fonte della notizia
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, il sequestro è stato eseguito a seguito di articolate indagini patrimoniali che hanno permesso di individuare beni e risorse finanziarie riconducibili al soggetto, già noto alle forze dell’ordine per il suo ruolo apicale nel clan dei casalesi, facente capo alla figura di Zagaria.
Il blitz e la cattura del latitante
L’uomo, destinatario del provvedimento, era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta nell’ottobre 2012 dopo un lungo periodo di latitanza. La cattura era avvenuta in un immobile trasformato in bunker nel comune di Francolise, dove erano stati rinvenuti numerosi pizzini, un dispositivo per il rilevamento di microspie, una botola nascosta nella cabina doccia che conduceva a un nascondiglio segreto e una pistola calibro 7,65.
Le indagini patrimoniali e la sproporzione dei beni
Gli investigatori della Divisione Anticrimine di Caserta e del Servizio Centrale Anticrimine hanno avviato approfonditi accertamenti patrimoniali, finalizzati a ricostruire il patrimonio illecito accumulato dal soggetto, sia direttamente sia tramite i familiari. Dalle indagini è emersa una significativa sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati dall’intero nucleo familiare, elemento che ha permesso di procedere con il sequestro preventivo di immobili, veicoli e rapporti finanziari e bancari.
Il valore dei beni sequestrati
Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è stato stimato in circa un milione di euro. Il provvedimento riguarda diverse unità immobiliari, autoveicoli e numerosi rapporti finanziari, tutti ritenuti provento delle attività delittuose commesse nel tempo dal soggetto e dalla sua rete familiare.
L’operazione nei comuni del casertano
L’operazione si è svolta nei comuni di San Cipriano e Casal di Principe. All’interno di una delle abitazioni, una villetta a due piani dotata di un sofisticato sistema di videosorveglianza esterna, gli agenti hanno scoperto una piccola stanza segreta, definita “bunker”, probabilmente utilizzata come nascondiglio immediato in caso di fuga o per altre necessità legate alle attività criminali.
Le modalità del sequestro e la normativa antimafia
Il decreto di sequestro è stato emesso ai sensi della normativa antimafia, che consente di colpire i patrimoni illeciti delle organizzazioni criminali anche in assenza di una condanna definitiva per i reati di accumulo e riciclaggio. In questo caso, la condanna era già stata pronunciata, rafforzando la posizione dell’autorità giudiziaria nell’adozione delle misure di prevenzione patrimoniale.
IPA
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.